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Roma dice addio alla sua Funivia | Nel nuovo Piano urbano della Mobilità sostenibile ne spunta un’altra alla Magliana

Il Campidoglio approva il nuovo Piano urbano della Mobilità sostenibile della Capitale. L’Assemblea capitolina, con 27 voti favorevoli 6 contrari e 8 astenuti, alla presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ha infatti approvato in nuovo il Pums.

Rispetto al documento ereditato dalla Giunta Raggi, alcune novità nel nuovo piano che riguardano la cancellazione della tanto attesa funivia Casalotti-Battistini compensata da un potenziamento del trasporto su gomma lungo via Boccea, uno sfioccamento della linea A della metropolitana per collegare Primavalle e Montespaccato, un nodo di scambio in via dell’Acquafredda, la cancellazione della proposta stazione della metro A a Casalotti, con un prolungamento della linea principale verso Torrevecchia, la cancellazione del collegamento su gomma di Corviale alla stazione di Trastevere lungo la via Portuense, sostituito da un tram.

Anche la Giunta Gualtieri propone una ‘sua’ funivia: con base alla Magliana collegherà Villa Bonelli alla stazione della metro B a Eur. Buona parte dei nuovi interventi previsti è orientata a rafforzare la mobilità verso e intorno al Vaticano, in vista della celebrazione del Giubileo del 2025. “Ringrazio la maggioranza per aver dimostrato senso di responsabilità e delle istituzioni – ha detto l’assessore capitolino Patanè nella replica in Aula Giulio Cesare prima del voto finale -. So che quando c’è un atto così importante c’è la voglia di contribuire con le proprie idee e proposte. Consentire di accelerare sui tempi permette di avviare l’iter amministrativo sulle opere”.

Approvare il Pums “entro il 25 di questo mese – ha spiegato Patanè – ci permette di di non perdere ulteriore tempo su opere e progetti fondamentali. Ringrazio la giunta e il consiglio comunale, che hanno capito questo”.

LE REAZIONI

 “La funivia non è stata stralciata, anzi: l’amministrazione ha incamerato 109 milioni di finanziamenti con la firma della convenzione tra Roma Capitale e il Mims, quindi quello che dice l’opposizione non è vero, la funivia non è stata stralciata e i fondi non sono persi. Certamente, però, è un’opera da noi non considerata prioritaria perché dentro la stessa convenzione ci sono altre 4 opere che riteniamo prioritarie, tra cui la funivia Magliana (che collega Villa Bonelli, la fermata Magliana della FL1 e la stazione Eur Magliana della metro B, ndr) che vogliamo realizzare. La nostra quindi non è contrarietà alla tecnologia utilizzata, ma un dubbio sul fatto che possa servire efficacemente la zona di Casalotti”.  Lo ha detto l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, a margine dei lavori dell’Assemblea capitolina dopo l’approvazione del Pums, rispondendo alle polemiche del M5S sul progetto della funivia Casalotti-Battistini.

“Basti pensare – ha detto Patanè – che da progetto la funivia impiega 20 minuti da Casalotti a Battistini e un bus in situazioni di traffico medio 21 minuti. Il bus costa meno di 500mila euro, la funivia 109 milioni: il rapporto costi-benefici è quindi svantaggioso. L’amministrazione vuole valutare se ci siano delle altre tecnologie in grado di servire quella zona in meno tempo e più efficacemente: tra queste, con un emendamento nel Pums, abbiamo indicato come strategia di lungo periodo di far arrivare la metro da Battistini fino da una parte ad Acquafredda e dall’altra a Monte Mario, ipotesi la cui progettazione è già stata finanziata con 4,5 milioni di euro dal ministero; poi, come strategia di breve periodo, con un altro emendamento prevediamo un bus express da Casalotti a Battistini con delle corsie riservate soprattutto negli incroci più congestionati raggiungendo i tempi di percorrenza della funivia. C’è poi- ha chiosato l’assessore- anche una strategia di medio periodo che vogliamo studiare e che sarebbe la vera sostituzione della funivia: o il progetto di Roma Metropolitane di 10 anni fa con il people mover che in 6-7 minuti da Casalotti porta a Battistini, o una linea tramviaria su ferro, che però sarebbe un po’ più complicata. Una strategia comunque sul territorio c’è”.

Generico febbraio 2022
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