Albano-Ariccia, l’ultimo saluto di Don Antonio al giovane Valerio : “Giorno che nessuno di noi avrebbe voluto vivere”

La prematura scomparsa del giovane Valerio (a causa di un terribile incidente stradale sulla via Nettunense, nella frazione di Cecchina, circa 3 settimane fa) ha lasciato interdetta una intera comunità. Sono strazianti le parole dell’omelia di don Antonio Salimbeni, parroco delle due parrocchie di Albano-Cancelliera e Ariccia-Fontana di Papa, per dare l’ultimo straziante addio al giovane ragazzo, che vi permettiamo di leggere per intero: “Cari fratelli e sorelle, carissimi familiari, amici e conoscenti del nostro Valerio, questo è un giorno che nessuno di noi avrebbe voluto vivere, una funzione a cui nessuno avrebbe avuto la voglia di partecipare. Parlando oggi a Voi, comprendo il vostro immenso dolore, la vostra grande sofferenza e il peso che grava su di voi e prego il Signore che possa infondervi ristoro e consolazione”.

“Ma oggi non è solamente il giorno del dolore, il giorno dove si piange l’assenza del nostro caro Valerio; oggi è anche il giorno dove dobbiamo attingere alla nostra speranza; la nostra speranza è Gesù, che la morte l’ha vinta. Carissimi, se siamo qui oggi per compiere questi riti è perché crediamo che la morte non è l’ultima parola, non è l’ultima fermata nel viaggio della vita di ognuno di noi, ma un passaggio, una porta che si apre sulla vita eterna, dono dell’immenso Amore di Dio per noi tutti, nessuno escluso. Gesù ce lo ha detto che Dio non è il Dio dei morti, ma dei vivi e lo ha dimostrato Lui stesso venendo resuscitato il terzo giorno; la nostra speranza, nell’ora buia della morte è la nuova vita che il Signore ci ha donato tramite la sua morte in croce e la sua resurrezione; già oggi, mentre ricordiamo il nostro caro fratello, lui può già vedere la luce del volto di Dio. Per questo, cari amici, anche se ci può sembrare impossibile, dobbiamo trasformare la nostra disperazione in speranza, la nostra tristezza in gioia; Valerio è con Dio e quindi anche con noi, nei nostri cuori; questo bravo ragazzo, gentile, aperto, disponibile, lavoratore è vicino ad ognuno di noi”.

“In questo momento che stiamo vivendo vorrei anche rivolgere un accorato appello a tutti coloro che hanno a che fare con le strade, sia chi le usa, sia chi ha la responsabilità di amministrarle; dobbiamo mettere in campo ogni comportamento e ogni azione, individuale e collettiva, per rendere le nostre strade più sicure, un luogo dove la vita umana viene tutelata, dove non si rischi la ripetizione di altre tragedie come questa, dove la vita dei giovani, sale del futuro dell’umanità, venga protetta. Carissimi, mi stringo a voi tutti, in primis ai familiari, in questa situazione di abbattimento e prostrazione e prego per voi tutti che lo Spirito Santo vi ispiri forza e tenacia per superare questo momento, per uscire dalle tenebre della desolazione e per farvi forza a vicenda, attingendo alla vostra fede. Cristo, Luce del mondo, che vince ogni tenebra, vi illumini e riscaldi i vostri cuori con la speranza della vita eterna che Valerio già ora assapora nel Regno dei Cieli. Sia lodato Gesù Cristo!”