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Frascati – Dessì: “Sts e Cep: il PD si assuma le responsabilità di certe scelte politiche”

emanuele dessì
Sulla vicenda del Cep di Zagarolo e le recenti indagini della magistratura, torna il senatore del Partito Comunista, Emanuele Dessì, di cui riportiamo una dettagliata nota:
“Dopo la notizia dell’inchiesta giudiziaria che vede coinvolto il management della società CEP Spa, si aprono nuove chiavi di lettura sulle vicende che riguardano le società partecipate della nostra città.
Nelle scorse settimane, la Procura di Roma, nell’ambito delle indagini sul CEP, ha provveduto ad emettere diversi avvisi di garanzia nei confronti di soggetti noti anche nella comunità tuscolana. Si tratta di Paride Pizzi, ex direttore generale e procuratore speciale del CEP, già direttore generale dell’azienda speciale STS,  Alessandro Di Giulio, già liquidatore della STS srl in fallimento e uno noto commercialista.
Queste persone, sulle quali pendono le accuse di peculato, riciclaggio e false fatturazioni,  sono le stesse alle quali, per anni, il PD frascatano, ha affidato la gestione della nostra azienda partecipata. Un filo diretto, quindi, tra le vicende del CEP, quelle della STS Azienda Speciale e prima ancora della Banca di Frascati, che hanno tutte un unico comune denominatore: lo stesso management che le ha condotte al fallimento.
Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Stefano Luciani, titolare delle indagini sul CEP, che ricordiamo è una società a partecipazione pubblica e svolge prevalentemente servizio di riscossione delle entrate di ben tredici comuni, gli indagati avrebbero sottratto indebitamente alla società partecipata circa 1.773.000 euro, attraverso false fatturazioni a favore di società di comodo a loro stessi riconducibili.
Questo sembra essere solo uno dei filoni di indagine, la vicenda, secondo le informazioni in mio possesso, che ho provveduto a mettere a disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli, già nel mese di aprile scorso, a mezzo di un esposto, sembra molto più complessa  e sembra coinvolgere un numero superiore di società e quindi importi maggiori rispetto a quelli indicati dal P. M. Luciani.
E non potrebbe essere diversamente, considerato che il CEP, che nel 2016 faceva segnare un bilancio in attivo, sembra oggi aver accumulato un passivo di oltre 9 milioni di debito.
Tutto ciò si riflette naturalmente sui bilanci dei tredici comuni che avevano affidato i servizi di riscossione al CEP, i quali si trovano quasi tutti sull’orlo del dissesto, considerato che per due anni non hanno visto riversare nelle loro casse le entrate riscosse, che hanno avuto ben altra diversa destinazione.
Uno scenario, quello appena descritto, tranquillamente assimilabile a quanto accaduto alla STS Azienda Speciale di Frascati, la cui gestione fallimentare da parte degli stessi personaggi, oggi, oggetto d’indagine, ha prodotto un disavanzo tale per la società, da incidere, anno per anno, sulle casse del Comune ed essere tra le cause principali, se non l’unica, dello stato di dissesto attuale.
Una situazione che da sempre si è provveduto a denunciare, attraverso i media, alle autorità giudiziarie, penali e contabili, in consiglio comunale ed anche con interrogazioni a mia firma presentate al Senato ed ancora in attesa di risposta.
Senza voler entrare nel merito delle indagini giudiziarie, che faranno il loro corso, è giunto il momento che qualcuno dia conto delle scelte politiche operate in questi anni e si assuma le responsabilità conseguenti: il Partito Democratico, principale responsabile dello stato  di dissesto in cui oggi il Comune si trova,  dovrà spiegare ai cittadini frascatani i motivi per cui,  nel corso degli anni ha continuato ripetutamente a porre a capo delle società partecipate gli stessi personaggi, privi delle competenze necessarie ed oggi anche indagati dalla magistratura, dovrà spiegare i motivi per cui non ha effettuato i necessari controlli sull’operato del management scelto e non ha mai pensato di denunciare, accampando, ancora oggi, risibili giustificazioni, come se avessero vissuto da un’altra parte.
Si attendono le scuse da parte di coloro che si sono assunti la responsabilità di amministrare la nostra città, ma hanno totalmente fallito, creando un danno enorme, che i cittadini pagheranno per i prossimi anni”.
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