Per la ricorrenza dell’8 marzo Castel Gandolfo ha scelto di puntare l’attenzione verso una patologia che colpisce in Italia tre milioni di donne circa, pari al 10-20% delle donne in età fertile, in genere tra i 25 e i 35 anni: l’endometriosi. L’endometriosi può essere definita come un’infiammazione cronica degli organi genitali femminili. Può causare dolore mestruale cronico e persistente, astenia e lieve ipertermia e fenomeni depressivi. L’endometriosi, come riporta il Ministero della Salute, è causa di sub-fertilità o infertilità (30-40% dei casi) e l’impatto della malattia è alto ed è connesso alla riduzione della qualità della vita e ai costi diretti e indiretti.
L’8 marzo, alle ore 10, dunque, verrà inaugurata su viale Bruno Buozzi – tra il bar Salvioni e il chiosco Cioli – a Castel Gandolfo una panchina gialla “Endopank”, che simbolicamente sosterrà e darà voce a tutte le donne che soffrono di questa malattia “invalidante e silenziosa”. L’inaugurazione – fanno sapere dal Comune di Castel Gandolfo – sarà occasione per parlare insieme di endometriosi insieme a Michela Califano Consigliera Regionale e promotrice della proposta di legge endometriosi4.0 che proprio in questi giorni è in discussione alla commissione sanità della Regione Lazio. Con lei ci saranno Milvia Monachesi, Sindaca di Castel Gandolfo, Francesca Barbacci Arianna, Assessora di Castel Gandolfo, e Arianna Galeti, Flavia Iannilli e Chiara Stefanetti dell’associazione La voce di una e’ la voce di tutte
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