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Colonna – Giuseppe Costanza, autista di Falcone, racconta agli studenti la strage di Capaci e la lotta alla mafia

In attesa  della Quarto Savona 15, la Fiat Croma su cui viaggiava il giudice Giovanni Falconi durante la strage di Capaci, proseguono gli appuntamenti dell’iniziativa C’é chi dice no, per sensibilizzare alla lotta contro la mafia. Oggi Giuseppe Costanza, l’autista che era in auto insieme al giudice Falcone e sua moglie, ha incontrato gli alunni della Scuola Tiberio Gulluni di Colonna, e dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Monte Porzio Catone per raccontare quei drammatici momenti e testimoniare le atrocità compiute dalla mafia. Presente anche il sindaco di Colonna, Fausto Giuliani, Valeria Del Filippis, assessore all’Istruzione, Serena Quaglia, assessore alla Cultura, Eleonora Del Signore, consigliera delegata alle Politiche sociali e Fabiola Tota, dirigente scolastico dell’Istitituto Don Milani.
Giuseppe Costanza era l’autista del Giudice Giovanni Falcone. Il giorno della strage di Capaci, quel terribile 23 maggio 1992, lui si trovava nella stessa auto blindata dove viaggiavano il Giudice Falcone insieme alla moglie, Giudice anche lei, Francesca Morvillo. Quel pomeriggio, al ritorno dall’aeroporto di Punta Raisi, volle guidare Falcone ed il signor Costanza, seduto sul sedile posteriore, si salvò incredibilmente da quella terribile esplosione.
Oggi Giuseppe Costanza ha incontrato a Colonna gli studenti della Scuola Media, in presenza direttamente in una classe ed in videoconferenza con tanti altri studenti collegati dai paesi vicini.
Una testimonianza unica, quella di chi ha trascorso tanti anni al fianco di un grande uomo di giustizia; il dovere di raccontare la sua storia, quella di persone che quel giorno incontrarono la morte, sfidata più e più volte.
I ragazzi hanno ascoltato incantati, hanno fatto tante domande; più di due ore di riflessione, di commozione, una lezione di vita che nessuno di loro dimenticherà più.
E domenica e lunedì 6 e 7 marzo si continuerà a parlare di Legalità, di lotta alla mafia nel piazzale Capogrossi, alla presenza di Tina Montinaro e della teca contenente i resti della Croma blindata della scorta, quella che appunto precedeva, con a bordo gli agenti Montinaro, Schifani e Di Cillo, l’auto del Giudice Falcone.
Sarà per tutti un’ulteriore occasione per riflettere e per urlare con ancora più convinzione che la mafia è poca cosa, sta a noi renderla innocua ed annientarla.
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