Dai Castelli Romani fino a Roma in tanti si stanno mobilitando per dare il proprio contributo per aiutare concretamente il popolo ucraino che da ormai oltre una settimana vive la guerra e i suoi orrori sulla propria pelle. Dopo marce, fiaccolate, sit-in in piazza un gruppo di giovani dei Castelli hanno deciso di organizzare una manifestazione culturale interamente dedicata al popolo ucraino.
Nasce così “Un disco per l’Ucraina”, un’idea nata per caso tra un gruppo di amici che collaborano da tempo per l’ideazione e la promozione di contenuti culturali. Questa manifestazione – che avrà luogo questa sera dalle ore 19.30 presso il locale @enigmasocialclub di San Lorenzo – sarà l’occasione per accendere un dibattito su quello che sta accadendo in Ucraina, ma soprattutto saranno posizionati dei punti di raccolta di generi alimentari, medicine, abiti usati e donazioni in denaro che i giovani organizzatori sabato pomeriggio porteranno alla Basilica di Santa Sofia così da essere suddivisi e spediti in Ucraina.
Dopo aver saputo di quest’evento abbiamo voluto ascoltare uno degli organizzatori, Claudio Petrillo, che ci ha raccontato qualcosa in più sulla manifestazione “Un disco per l’Ucraina”: “L’idea della serata “Un disco per l’Ucraina” è nata tra amici che collaborano da tempo per la promozione di contenuti culturali. Abbiamo pensato a come renderci, nel nostro piccolo, utili a una causa così importante, coinvolgendo allo stesso tempo un buon numero di persone”.
“Attraverso il divertimento vogliamo sposare e sponsorizzare una raccolta di generi alimentari e fondi per sostenere ucraine e ucraini. Quanto raccolto sarà portato alla Chiesa di Santa Sofia, che si sta spendendo alacremente per creare un ponte di sostegno con l’Ucraina. Pertanto, invitiamo tutte e tutti a partecipare all’evento, per ribadire, una volta ancora solidarietà al popolo ucraino” ha dichiarato ai nostri microfoni Claudio Petrillo.
Non ci resta che ringraziare questi ragazzi che – con le loro idee e con le loro azioni – ci ricordano, ancora una volta, che il mondo può ancora trasformarsi in un posto migliore.
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