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VELLETRI – Disboscamento Monte Artemisio, gli interventi in Consiglio comunale: la palla passa alla 2^ Commissione

Al consiglio comunale di lunedì 28 febbraio sono state diverse le polemiche dell’opposizione sul disboscamento del Monte Artemisio

Tante le critiche emerse nel corso dell’ultimo Consiglio comunale veliterno di lunedì 28 febbraio che hanno riguardato la problematica questione del disboscamento in corso sul Monte Artemisio. La questione è stata sollevata nell’aula dal consigliere delegato Carlo Quaglia, con un’approfondita relazione e corredata da materiale documentale e fotografico. Tutti i consiglieri intervenuti si sono uniti nella volontà unanime di voler approfondire la questione in 2^ commissione, con l’impegno attribuito dal consiglio nella convocazione di un’apposita commissione straordinaria. Maggioranza e opposizione hanno così dimostrato grande interesse sulla salvaguardia del patrimonio boschivo della città.

Tuttavia, come ci si poteva aspettare, non sono mancate le polemiche che da più parti hanno riguardato il ritardo con la quale si è giunti ad affrontare la situazione in Consiglio, nonché di un generale riconoscimento della possibile insufficienza delle sanzioni amministrative (sotto forma di ammenda) sui privati, considerazione a cui si è unito anche il Primo cittadino, Orlando Pocci.

Gli interventi

Il primo ad intervenire è stato il consigliere di Leu Giorgio Fiocco il quale si è detto orgoglioso del Bando di incarico della gestione del bosco approvato nel 2018 quando sedeva nell’aula consiliare in sostegno della precedente amministrazione,  ma altresì si è dimostrato preoccupato delle quasi 15mila euro di sanzioni amministrative nei confronti di chi avrebbe compiuto abusi sul territorio boschivo. Un segnale che – parole sue – ” il nostro bosco rischia il deterioramento se non attenzionato” e a cui è seguito un invito alla responsabilità di chi è deputato a controllare, tra questi anche i Carabinieri forestali.

Ha proseguito il Consigliere di maggioranza di Forza Italia, Salvatore Ladaga, che ha contestato l’affidamento dell’incarico all’attuale gestione per lavori non portati a termine e sollecitando la costituzione di una struttura amministrativa di verifica. Preoccupati anche i toni di Paolo Felci (Difendere Velletri) che ha affermato: “Stanno continuando a deturpare il Monte Artemisio sul suo lato est” e ricordato all’aula di aver tentato di presentare più volte da luglio diverse interrogazioni sul tema.

Anche il consigliere del M5s, Paolo Trenta, ha considerato un fatto grave e di interesse pubblico quanto sta accadendo sul monte sollecitando un confronto per giungere presto ad una soluzione. Giorgio Greci, capogruppo della Lega, dopo un’ampia polemica politica che ha toccato anche altri aspetti dell’amministrazione Pocci ha poi convenuto sul “far fronte comune per capire cosa è successo” ed identificare le eventuali responsabilità.

In seguito il Presidente del Consiglio comunale, Sergio Andreozzi, ha suggerito di investire l’ufficio legale del Comune per analizzare eventuali inadempimenti, seguito dall’attacco della capogruppo di Italia Viva, Maria Paola De Marchis, che sul merito ha tuonato: “Non stiamo parlando di bruscolini ma di piante e di alberi, del nostro polmone verde e qui sto sentendo risposte insufficienti a far chiarezza”.

Sul fronte della maggioranza è intervenuto anche il capogruppo del PD Mauro Leoni, il qualeha riconosciuto il ritardo nell’affrontare il tema nelle sedi opportune prima della data di convocazione del Consiglio; ma non l’ha mandata di certo  a dire verso chi, durante i propri interventi, ha speso , secondo lui, “troppo tempo per le polemiche e poco per affrontare l’argomento” sincerandosi che il tema dovrà essere urgentemente affrontato dalla Commissione e poi anche dal gruppo del Partito Democratico.

Giunte le difese, o chiarimenti, di Giulia Vega Giorgi (Gente Nuova), riguardo le super criticate tempistiche: “Si è arrivati ad oggi perché si sono dovuti attendere le verbalizzazioni dei collaudi avviati da aprile 2021 che hanno dovuto poi superare 4 livelli di controllo diverso”. Ha poi aggiunto che la politica non può nient’altro che appoggiare gli uffici nelle esaminazioni.

Infine le parole del sindaco Orlando Pocci che sul tema sono state molto precise: “Dobbiamo capire se l’effetto sanzionatorio estingue il reato”. E’ poi sua intenzione quella di dare incarico a un ente universitario per una relazione sull’argomento, che vada a definire eventuali illeciti compiuti ai danni dell’ambiente e del patrimonio boschivo.

Insomma, si può dire aperta la partita per comprendere quali sono le responsabilità del disboscamento in atto del nostro caro Monte Artemisio, che presto avrà anche un’eco in Regione Lazio, dopo che il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, ha protocollato la richiesta urgente dell’Audizione della Direzione regionale Agricoltura e Foreste, oltre che del Sindaco di Velletri e del Presidente del Parco regionale dei Castelli Romani.

 

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