L'intervista

Ciampino, l’intervista all’ex sindaco Rugghia: “Ballico e Pd deludenti, punto su Porchetta sindaco” 

L’attuale panorama elettorale a Ciampino, il ruolo del Partito Democratico locale, l’ex amministrazione Ballico, la candidatura a sindaco di Alessandro Porchetta. È un Antonio Rugghia a tutto campo quello intervistato da Castelli Notizie. L’ex sindaco di Ciampino e volto notissimo della politica castellana (e non solo) mette come sempre in campo una analisi concreta e interessante.

Rugghia, lei conosce bene la realtà politica ciampinese, avendo peraltro fatto il sindaco. Come valuta, complessivamente, l’attuale proposta in campo per le prossime elezioni amministrative?

“Alla vigilia delle elezioni comunali la popolazione non sembra molto interessata alle manovre politiche in corso per la formazione delle liste e delle alleanze che riguardano per lo più gli addetti ai lavori. Questo dipende anche dal fatto che finora è mancata la volontà di coinvolgere i cittadini sui temi principali del governo della città e sui motivi che hanno portato allo scioglimento del Consiglio per la seconda volta consecutiva”.   

Ciampino sta per uscire dal commissariamento, dunque. Come valuta il precedente governo Ballico e le vicende che ne hanno causato la caduta?

“La destra ha giocato male un’occasione storica. Già dopo pochi mesi dal voto sono emerse le divisioni nella maggioranza con la successiva rimozione di alcuni assessori e del presidente di Ambi.En.Te spa, fino ad arrivare al voto contrario sul bilancio e alle firme che hanno portato al commissariamento. La scelta di assegnare quasi tutti gli incarichi di direzione politica e di gestione a persone che non conoscevano Ciampino si è rivelata controproducente per la Sindaca Ballico. 

Passando al centrosinistra, ci dà un giudizio sulla proposta politica che vede al centro il Pd locale, e soprattutto sulla figura di Emanuela Colella candidato sindaco?

“Emanuela Colella è una bella persona, seria e competente. La coalizione che viene proposta mi sembra invece molto deludente. Non ci sono le forze del centrosinistra alleate naturali del Pd come Italia Viva e i Socialisti. Non c’è il movimento Diritti in Comune e neppure la lista civica di Mauro Testa che aveva fatto parte della coalizione per Balzoni Sindaco con un buon risultato elettorale. Ci sono invece i 5 stelle del “game over Pd” e quelli di Azione di Calenda per i quali “i 5 stelle prima spariscono meglio è”. E poi ci sono quelli che hanno sempre dichiarato di stare con Salvini ma contro la Ballico. Tutti tenuti insieme solo da un calcolo elettoralistico che non credo verrà premiato dagli elettori”.

Diritti in Comune ha stabilito di proporre una propria candidatura che sarà appoggiata da altre realtà civiche. Candidatura scelta nella figura di Alessandro Porchetta. Un suo giudizio?

“In questi ultimi anni Alessandro Porchetta è stato uno dei protagonisti dell’opposizione alla Destra. Conosce Ciampino perchè da sempre si occupa di politica con il movimento Diritti in Comune e si presenta con un programma condivisibile e frutto di un confronto vero con tante persone e associazioni. E’ un apprezzatissimo ricercatore universitario che si mette a disposizione della sua città. Apprezzo in lui la capacità di coniugare radicalità e rispetto degli altri. E non è poco in un contesto politico cittadino dove sembrano prevalere il rancore e il bullismo verbale e dove in tanti non si fanno problemi a passare da una parte all’altra e a formare liste e partiti come per scambiarsi le figurine. A Ciampino si avverte molto forte il bisogno di un vero cambiamento e Alessandro Porchetta è la persona che più di tutti può interpretarlo. Mi auguro che possa farcela”. 

Quale l’errore da non ripetere nella prossima campagna elettorale?

“Quello di credere che la Giunta della signora Ballico sia solo un incidente di percorso. Quando la destra propone di privatizzare la ex Cantina Sociale, il Campo Sportivo e persino il Parco Aldo Moro, pensa di poterlo fare anche con il consenso dei cittadini perché da troppi anni i servizi sono in stato di abbandono. Bisognerebbe ripartire da qui ma non ho visto la volontà e il coraggio di mettersi in discussione”.

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