Sanita'

Covid, contagi in calo in tutti i Castelli Romani: nessun ricoverato in Terapia Intensiva! A Velletri 885 positivi

Sono in calo per la quinta settimana consecutiva i dati dei cittadini del territorio della Asl Roma 6 positivi al Covid-19, come pure quelli dei ricoverati e di coloro che necessitano della terapia intensiva dopo il contagio col temuto Coronavirus.

tamponi Covid

Sono in calo per la quinta settimana consecutiva i dati dei cittadini del territorio della Asl Roma 6 positivi al Covid-19, come pure quelli dei ricoverati e di coloro che necessitano della terapia intensiva dopo il contagio col temuto Coronavirus.

Dai 30.762 positivi del 30 gennaio si è arrivati ai 12.008 del 27 febbraio e agli 8.375 del 6 marzo, con un costante decremento dei posti letto occupati da pazienti Covid, passati da 86 a 37, come pure di quelli in terapia intensiva, scesi da 6 a 0.

Numerosi senza dubbio confortanti, che confermano come una volta superata l’ondata che ha fatto seguito alle feste natalizie i dati siano andati in progressivo miglioramento.

In calo, nel complesso settimanale, anche i tamponi lavorati nella rete lab e farmacie (17.049 quelli nella settimana appena passata).

Passando ai dati per singola città, nel territorio di pertinenza della Asl Roma 6, che va dai Castelli Romani e arriva sul litorale, la città con più positivi non è più Pomezia, scesa a 810 contagiati, ma Velletri, che ha avuto comunque un netto decremento, passando da 1.293 a 885 cittadini attualmente positivi al Covid.

E’ proprio la città volsca – peraltro la più popolosa dei Colli Albani – quella con più positivi nella ASL Roma 6: nei Castelli è seguita da Albano (739), Marino (647) e Ciampino (515).

La speranza di tutti, complice anche la primavera ormai alle porte, e i più rassicuranti effetti della variante Omicron, è che il peggio sia ormai alle spalle.

Intanto il 31 marzo terminerà lo stato di emergenza (poi portato al 31 dicembre per l’emergenza causata dalla guerra in Ucraina, ndr). L’Italia divisa in zone di colore – misura adottata dal governo Conte II per stringere o allargare le maglie delle restrizioni adottate per contenere i contagi e fronteggiare la corsa del virus – dal giorno dopo finalmente cesserà di esistere.

Via sin da subito, dunque, l’Italia ‘rossa’, ‘arancione’, ‘gialla’ e ‘bianca’ ideata dal governo giallorosso per uscire dal lockdown dove era possibile farlo, senza correre troppi rischi. Dal primo aprile il Paese diviso in aree di colore diventerà, si spera, un brutto ricordo assieme al lockdown. “Il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto”, hanno assicurato le autorità nazionali.

Dopo la cessazione dell’obbligo di mascherine all’aperto, presto anche il super green pass, che tanto ha fatto discutere il Governo generando fibrillazioni e divisioni, potrebbe finire in cascina. “Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto, tra cui fiere, sport, feste e spettacoli”, ha dichiarato Draghi. La guardia resterà alta, comunque vigile.

“Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze”, ha assicurato. Ma la stella polare, “il nostro obiettivo, è riaprire del tutto, al più presto”.

Non resta che sperare sia davvero così…

Generico marzo 2022
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