Politica

Elezioni Ciampino, intervista al candidato sindaco Alessandro Porchetta: “Pronti a vincere”

Alessandro Porchetta

Ricercatore in Chimica, classe 1984, già consigliere comunale, Alessandro Porchetta ci riprova e, dopo l’esperienza di qualche anno fa, si candida nuovamente a sindaco in occasione delle elezioni comunali di Ciampino 2022. Esponente storico di Diritti in Comune, ha recentemente incassato, tra gli altri, l’appoggio della lista Insieme per Ciampino, espressione politica della componente di Mauro Testa. In questa intervista, parla di programma, candidatura, della sua visione di città e delle ultime dinamiche politiche, in primis la mancata sinergia elettorale col Pd. In attesa che altre forze politiche magari decidano di correre al fianco di Porchetta…

Dottor Porchetta, da qualche giorno ha comunicato la sua candidatura, la seconda, a sindaco. Perché?
“La mia comunità politica di riferimento mi ha più volte chiesto la disponibilità e, dopo averci riflettuto a lungo, ho deciso che poteva essere utile per dare forza alla proposta. Spero la mia compagna continui a sopportarmi anche in questi mesi!”.

Se dovesse fare similitudini e differenze con la precedente, che riflessione farebbe?
“Nel 2014 Città in Comune era una piccola realtà locale che si organizzava per la prima volta per competere su un terreno diverso, quello elettorale. Eravamo movimenti di base, associativi e politici in lotta su tanti temi di interesse locale e nazionale, ma non eravamo organizzati adeguatamente. Adesso siamo una comunità larga, che ha fatto una significativa esperienza amministrativa in opposizione alle destre prima con Rose e poi con me in consiglio comunale. Abbiamo continuato a batterci per la Città Pubblica nelle piazze ma abbiamo anche elaborato atti di indirizzo amministrativo-politico, ed abbiamo portato a casa dei risultati importanti come l’inserimento dell’area del Parco dei Casali nel Parco dei Castelli Romani”..

Le chiedo: è stata fatta una interlocuzione col Pd per cercare di trovare un programma e candidatura univoca? Se si, cosa non ha permesso di arrivare a dama?
“Abbiamo posto a verifica delle precondizioni di buon senso propedeutiche all’apertura di un confronto politico. Nello specifico abbiamo chiesto al PD di esplicitare pubblicamente la chiusura con le scelte politiche del passato, precisamente con gli ultimi 10 anni di governo, con particolare riferimento alle scelte in materia di urbanistica e di gestione delle aziende partecipate che hanno portato quasi al collasso. Abbiamo inoltre chiesto discontinuità profonda e misurabile nella classe dirigente, da evidenziare pubblicamente ai cittadini. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta nel merito, tutto si riduceva sempre alla scelta del Sindaco, che ovviamente poteva essere solo del PD! Il PD conferma di essere il partito della continuità con l’asfissiante quadro politico locale e nazionale che, come cittadini e lavoratori, subiamo da anni. Sono immutabili, fermi nei loro schemi politicisti e senza alcuna capacità di analisi critica degli errori, al di là della propaganda su facebook. Il fatto che chi crede nei valori storici della sinistra se ne sia andato da quel partito ci conferma la loro deriva moderata, e infatti coerentemente oggi imbarcano alcuni dei dirigenti della Lega di Salvini in coalizione e hanno il baricentro settato sull’accordo con Azione di Calenda. A loro modo sono molto coerenti”.

Mi pare di capire che crede nella vittoria, soprattutto dopo aver incassato la sinergia con le liste di Testa. Come si è giunti a questa alleanza? Non le sembra in contraddizione con quanto spesso da voi sottolineato, cioè nessuna collaborazione con chi ha governato in città o è stato nelle istituzioni comunali per anni?
“Certo che ci crediamo, siamo in campo con idee, programmi e proposte in radicale discontinuità con il passato e i cittadini ci chiedono questo: aprire una nuova stagione politica cittadina. Abbiamo dimostrato coerenza e capacità di costruzione, perché non dovremmo crederci? Abbiamo anche incassato il sostegno di alcune liste civiche, come Insieme per Ciampino, e questo è sinonimo di capacità di costruzione e dialogo con chi vuole fare politica in un modo diverso da quello che propongono i grandi partiti nazionali. Mauro Testa è certamente un politico navigato, ma è persona intelligente e di sinistra che ha raccolto con entusiasmo la sfida che abbiamo posto, insieme a tutta la lista fatta di lavoratrici, insegnanti, attivisti in ambito sportivo e persone di cultura. Il programma è la bussola che ci tiene insieme.

Passando al programma, quali sono i punti a voi maggiormente a cuore per il rilancio di Ciampino?
“Vogliamo sostituire la visione per cui l’unica economia possibile è quella fondata sull’edilizia, per rilanciare il nostro territorio tramite investimenti in politiche per la cultura e l’ambiente. Strategico è il recupero degli spazi pubblici abbandonati a loro stessi per promuovere una nuova gestione dei Beni Comuni, anche in ambito di impianti sportivi, da regolamentare tramite un apposito regolamento nel solco delle migliori esperienze municipaliste italiane e estere. Poi ovviamente i progetti strategici per la città, come la conclusione dei lavori della cantina sociale e la realizzazione del Parco Pubblico del Muro dei Francesi, per la valorizzazione dei beni archeologici in situ e l’istituzione di un “Centro strategico per l’educazione ambientale e la cultura” nell’Ostello della Gioventù e nel Casale dei Monaci. E poi ancora un Piano per la Mobilità Sostenibile all’avanguardia, consumo zero di suolo e potenziamento della medicina territoriale attraverso la creazione di una Casa di Comunità per un approccio integrato dell’assistenza socio-sanitaria. Servono idee, i finanziamenti arrivano solo se ci sono idee”.

Cosa ne pensa delle candidate sindaco Colella e Ballico?
“Con Emanuela Colella ho condiviso alcune battaglie in questi tre anni di opposizione, mi dispiace che venga utilizzata per mascherare l’inconsistenza del progetto politico del centrosinistra. Non conosco invece personalmente la Ballico, ma non condividiamo nulla politicamente. Le sfiderò sul terreno materiale delle idee e delle proposte per la nostra città”.

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