La notizia del sequestro della Discarica di Roncigliano da parte della Guardia di Finanza di Velletri non ha lasciato indifferente il Sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, che non ha affatto nascosto la sua soddisfazione per quanto accaduto oggi.
Il Gip del Tribunale di Velletri, lo ricordiamo, ha disposto il decreto di sequestro preventivo, ipotizzando una illegittima gestione dell’impianto per assenza di un presupposto essenziale di efficacia della prescritta autorizzazione regionale, rappresentato dalle garanzie finanziarie previste per la cosiddetta gestione post mortem (della durata di 30 anni dalla intervenuta cessazione della fase di gestione corrente).
Il Primo cittadino di Albano ha affidato ai suoi social la sintesi del suo stato d’animo, che pur provato dalle notizie provenienti dal fronte ucraino (lui in prima fila nella Marcia della Pace di domenica scorsa), non ha mancato di commentare una notizia che arriva ad 8 mesi dall’apertura di Roncigliano ai tir carichi di immondizia provenienti dalla Capitale.
“Spesso abbiamo utilizzato il termine guerra in modo improprio, per definire conflitti e problematiche del nostro quotidiano – ha esordito Borelli –. Oggi, di fronte alla vera guerra, tutto si ridimensiona: il Covid, i costi dei beni e servizi, le difficoltà burocratiche non sono spariti, ma si annebbiamo di fronte alla tragedia Ucraina.
Anche la riapertura della discarica di Roncigliano sembra passare in secondo piano; per questa ferita non possiamo oggi immaginare di usare appunto quei termini, ma in ogni caso continuiamo a fare tutto ciò che è in nostro potere per cambiare l’ordine delle cose.
Come Amministrazione Comunale abbiamo prodotto l’ennesimo ricorso al Tar per motivi aggiunti, contro la proroga fatta dal Sindaco Gualtieri della Città Metropolitana.
Grazie alle segnalazioni dei cittadini e dei comitati, inviamo tempestivamente note agli organi competenti circa sversamenti sospetti o di rifiuti non stabilizzati, proveniente dal Comune di Roma.
Alla Regione abbiamo chiesto la verifica della capacità residua del VII invaso, perché i numeri ballano e vogliamo chiarezza su quanto sia lo spazio rimanente.
Il continuo pressing sulla Regione comincia a dare i primi frutti: l’Avvocatura regionale ha prodotto una serie di note importanti circa la validità dell’AIA attualmente in essere, e la stessa Regione ha avviato, dopo nostri solleciti sul tavolo tecnico, il procedimento per la definizione dei valori di fondo, necessario per stabilire i livelli di inquinamento della falda, le cause e le modalità di bonifica del sito.
Non siamo più nei titoli dei giornali, ma continuiamo a lavorare per raggiungere il nostro scopo: scrivere la parola fine a questa brutta storia e aprire una seconda fase, quella della bonifica dell’intera area e del risanamento ambientale”.
Clamoroso ad Albano: la Guardia di Finanza di Velletri sequestra la Discarica di Roncigliano
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