Cronaca

Coronavirus: contagi in risalita, ma calano i ricoveri. 17 regioni in bianco, il Lazio resta gialla

La situazione peggiora anche a livello internazionale: in Cina la città di Changchun con 9 milioni di abitanti è stata messa in lockdown nello sforzo di contenere la nuova ondata di casi, mentre cresce la preoccupazione per Omicron in Germania dove si registrano 250 vittime al giorno. 

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Il virus SarsCoV2, dopo settimane di decrescita, rialza la testa: risalgono infatti questa settimana sia l’incidenza, a 510 casi per 100mila abitanti, sia l’indice di trasmissibilità Rt a 0,84. Continua invece il calo dei ricoveri, ma anche questo parametro potrebbe risalire a breve, avvertono gli esperti. Negli ultimi 7 giorni, secondo i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, c’è stata dunque un’inversione nell’andamento della curva epidemica con una crescita dei nuovi contagi in tutte le Regioni, e questo, secondo l’epidemiologo Cesare Cislaghi, sarebbe imputabile innanzitutto ad un allentamento delle precauzioni da parte della popolazione.

In questo contesto, secondo la nuova ordinanza del ministro della Salute, otto Regioni passano in area bianca da lunedì. Salgono così a 17 le Regioni bianche, mentre 4 restano in giallo (Calabria, Lazio, Marche e Sardegna). Intanto il Tar del Lazio ha ritenuto che siano pienamente legittimi i provvedimenti con i quali la Pubblica amministrazione ha disposto la sospensione dal servizio e dalla retribuzione di chi non ha proceduto ad assolvere all’obbligo vaccinale.

“Dopo diverse settimane di decremento, l’incidenza è tornata a salire e anche l’Rt ha una tendenza all’aumento anche se resta sotto 1. Il tasso di occupazione di area medica e intensiva è rispettivamente al 12,9% rispetto al 14,7% della settimana precedente e al 5,5% rispetto al 6,6% della scorsa settimana, ma anche se vediamo un calo delle ospedalizzazioni notiamo però un aumento nel numero dei casi – osserva il direttore Prevenzione del ministero, Gianni Rezza -. Quindi la circolazione virale resta piuttosto elevata, ed è bene affrontare questa fase mantenendo comportamenti prudenti”. Infatti, spiega il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, “anche se l’occupazione ospedaliera continua a decrescere, sappiamo che c’è sempre un intervallo di tempo tra quando si muove la circolazione del virus in termini di incidenza e gli effetti in termini di necessità di ricovero”.

Da qui la necessità di “rispettare le misure e di completare la copertura vaccinale”, poichè “c’è stata un’inversione del trend, da una decrescita ad una curva che ricomincia a salire, con la circolazione del virus – rileva – che resta più intensa tra i più giovani”. Tutto ciò mentre aumenta la diffusione della sotto variante Omicron BA.2, più trasmissibile rispetto alla BA.1, e cala il numero di nuovi vaccinati negli ultimi 7 giorni anche tra i bambini (480mila le iniezioni somministrate). Ed ancora 4,6 mln di italiani sono senza alcuna dose. I dati del bollettino giornaliero del ministero della Salute indicano invece che sono 53.127 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (ieri 54.230) e le vittime 156 rispetto alle 136 del giorno prima. Il tasso di positività è al 12,5%, in lieve aumento, mentre sono 527 i pazienti in intensiva, 19 in meno rispetto a ieri. I ricoverati nei reparti sono 8.274 (-140).

Un quadro generale in peggioramento e la causa, secondo Cislaghi, già presidente della Società italiana di epidemiologia, è da ricercarsi primariamente nell'”allentamento degli atteggiamenti di cautela dei cittadini”. La situazione peggiora anche a livello internazionale: in Cina la città di Changchun con 9 milioni di abitanti è stata messa in lockdown nello sforzo di contenere la nuova ondata di casi, mentre cresce la preoccupazione per Omicron in Germania dove si registrano 250 vittime al giorno. 

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