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Cronaca di un incontro ravvicinato con una mamma cinghiale, a pochi passi dal Lago Albano di Castel Gandolfo

Il Parco dei Castelli Romani, da par suo, ha pubblicato un vademecum sui comportamenti da tenere in caso ci si trovi di fronte a uno o più cinghiali: mai mettersi a correre, perché i cinghiali sono molto più veloci di noi. Non avvicinarsi, ma allontanarsi lentamente, senza voltare loro le spalle e lasciare sempre all’animale una via di fuga. I cinghiali tendono a fuggire e diventano pericolosi se feriti o quando sentono di non avere una via di fuga.

Generico marzo 2022

Dopo l’aggressione al pescatore, lo scorso sabato, i cinghiali in riva al Lago Albano di Castel Gandolfo rischiano di diventare una celebrità, da quando gli avventori arrivano perfino a cercarli per fotografarli e c’è chi sente di aver avuto la fortuna di esserci riuscito. Tra i tanti scatti emerge quello che immortala una mamma con i suoi cuccioli, proprio sulla sponda del lago.

Dall’espressione contrariata, tuttavia, mamma scrofa non sembra aver poi tanto gradito il click. E, da quanto raccontato, non è stata una bella esperienza nemmeno per chi l’ha fotografata. Una donna che stava facendo footing sul lungolago si è infatti trovata faccia a faccia con l’animale, con tanto di prole al seguito, ed è stata costretta a cambiare strada a causa dell’atteggiamento che ha ritenuto essere minaccioso dell’animale. Prima, però, ha voluto scattare una fotografia, che testimoniasse la presenza della scrofa con i suoi cuccioli, in una zona molto frequentata da adulti e bambini.

Da quanto raccontato dalla donna proprio quando stava ferma al di là del guardrail, la scrofa avrebbe cercato di attaccarla ma, fortunatamente, non è riuscita nell’intento perché bloccata dalla protezione di ferro. Nulla di innaturale, laddove l’atteggiamento dell’ungulato è stato sicuramente teso a difendere la prole da quello che sentiva essere un pericolo… I cinghiali, d’altronde, “caricano” quando si sentono minacciati ed è proprio l’istinto materno, a spingerli a protezione dei cuccioli.

Al di là della tenerezza che si può provare di fronte ad una fotografia che immortala il mammifero coi suoi cuccioli, resta l’allarme per la presenza di cinghiali che vivono, sempre più numerosi, nell’area boschiva a ridosso della zona lacustre.

L’ultimo caso proprio quello di sabato 5 marzo in via dei Pescatori, quando la vittima è stato attaccata e morsa su una natica. Un fatto che ha richiamato alla mente l’aggressione avvenuta lo scorso anno ai danni di un bambino di 12 anni, azzannato ad una coscia da un cinghiale saltato fuori da un cespuglio sulla riva del lago. Il bambino riportò una ferita che i sanitari del 118 -come disse allora la mamma – non riuscirono a suturare con i punti perché i lembi di pelle erano troppo distanti l’uno dall’altro.

Il Parco dei Castelli Romani, da par suo, ha pubblicato un vademecum sui comportamenti da tenere in caso ci si trovi di fronte a uno o più cinghiali: mai mettersi a correre, perché i cinghiali sono molto più veloci di noi. Non avvicinarsi, ma allontanarsi lentamente, senza voltare loro le spalle e lasciare sempre all’animale una via di fuga. I cinghiali tendono a fuggire e diventano pericolosi se feriti o quando sentono di non avere una via di fuga.

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