Attualità

Il Giardino Popolare Castelli Romani sulla Discarica di Roncigliano: “Ora la Città Metropolitana ritiri l’ordinanza di proroga”

"Solo la partecipazione diretta e dal basso di comitati e reti ecologiste in questi anni è stata in grado di fare da argine alla speculazione, il malaffare e la devastazione ambientale"

giardino popolare castelli romani

Dopo la chiusura della discarica di Roncigliano, a seguito del sequestro ad opera della Guardia di Finanza, su disposizione delle autorità giudiziarie, tra chi non ha mancato di mostrare la propria soddisfazione, pur senza esimersi dal guardare oltre, vi è senza dubbio il Giardino Popolare dei Castelli Romani, la rete di individui e realtà collettive anticapitaliste, antisessiste e antifasciste che tanto si è spesa, in questi mesi, per la chiusura della discarica di Albano. 

“Finalmente – si legge in una nota stampa del Giardino Popolare – cominciano ad emergere una serie di irregolarità da quando l’ex sindaca Raggi, a capo della Città Metropolitana di Roma, decise con una ordinanza di riaprire la discarica ad Albano, poi prorogata dal neosindaco Gualtieri.

Le mobilitazioni sul nostro territorio, da quando venne presa questa decisione, hanno dimostrato ancora una volta di aver visto giusto. Si conferma che i privati non tutelano la nostra salute e l’ambiente.

Solo la partecipazione diretta e dal basso di comitati e reti ecologiste in questi anni è stata in grado di fare da argine alla speculazione, il malaffare e la devastazione ambientale.

A questo punto non sarebbe il caso che la Città Metropolitana dia un segnale a tutela di tutti, ritirando l’ordinanza che ha prorogato il riutilizzo della discarica? Adesso aspettiamo un segnale, dopo quello dell’autorità giudiziaria, anche quello dei governi locali”.

commenta