Lettera al direttore

Attualità

Cinghiali a Villa Sciarra (Frascati), la riflessione di un lettore: “Animali trattati come carne da macello”

cinghiali 2

E’ uno dei temi di maggior discussione nelle ultime settimane, amplificato dall’episodio di cronaca che ha riguardato il ferimento di un pescatore sulle rive del Lago Albano. Invasione o meno, l’argomento “cinghiali” continua a far discutere, e anche l’articolo pubblicato l’altro giorno da Castelli Notizie, con le parole di Roberto Salustri, ha amplificato la discussione, con una miriade di commenti non proprio concordanti con le tesi del Direttore dell’EcoIstituto RESEDA, le cui parole sono state subissate dalle critiche di tanti cittadini ed agricoltori.

In merito ospitiamo l’interessante riflessione che un nostro lettore (Alfio) ha inviato alla mail della redazione (castellinotizie@gmail.com), che ha contribuito così ad un’ulteriore riflessione su un tema che, a quanto pare, divide. Una riflessione, la sua, che parte da quanto accaduto di recente a Villa Sciarra (Frascati),’ dove nel 2021, lo ricordiamo, vennero spesi 11mila euro per catturare 11 cinghiali.


“Con rassegnazione, ho appreso, dalla lettura di un articolo on-line di pochi giorni fa, che si è materializzato quanto ogni soggetto con un minimo di raziocinio, lungimiranza e soprattutto onestà intellettuale avrebbe facilmente previsto: i cinghiali sono tornati a Villa Sciarra a Frascati. Come potere pensare, infatti, che ciò non sarebbe potuto accadere? L’ingenuità può raggiungere simili traguardi? Ogni luogo aperto che sia prossimo ad un bosco e privo di adeguate recinzioni, infatti, è un luogo appetibile per i cinghiali, tanto più se eventualmente attratti da cibo artificiale (forse questo è il caso?). Gli animali (tutti) si riproducono e si spostano dove conviene, se possono farlo.

Oggi, quale intervento si crede di potere attuare? Far deportare nuovamente (spendendo soldi pubblici) i cinghiali in un’azienda agrituristico-venatoria a fare la fine dei bersagli per i cacciatori come ipocritamente già avvenuto lo scorso anno, senza considerare (per stoltezza o per calcolo?) che lo spazio lasciato vuoto da quei cinghiali sarebbe stato occupato da altri esemplari? Oppure, finalmente, pensare ad una soluzione che sia realmente efficace, economicamente sostenibile, duratura, condivisa e auto-portante? Meglio programmare costosi interventi apparentemente risolutivi a breve ma improduttivi sul lungo periodo oppure pensare ad affrontare il problema, che pure esiste, con un approccio razionale? Ai posteri, l’ardua sentenza.

Stenderei un velo pietoso anche sulla totale mancanza di sensibilità rispetto alla sorte di questi animali, trattati come carne da macello e come pericolosi vettori di pericolo da persone (amministratori o cittadini comuni) che, magari, ogni giorno portano il proprio cane al passeggio oppure nutrono colonie feline sotto la porta di casa. Gli animali non sono oggetti da possedere e noi non siamo dispensatori di vita e di morte.

Triste, infine, notare (come d’uso negli ultimi due anni…) il “dileggio da social” cui sono immediatamente sottoposte le poche persone che, fornendo elementi oggettivi e deduzioni condivisibili, contestano la narrazione egemone (mi riferisco all’articolo pubblicato proprio da “Castelli Notizie” in merito “L’emergenza cinghiali non esiste, è una fake news”)”.

ALFIO

Frascati – Tornano i cinghiali al Parco di Villa Sciarra, questa mattina l’avvistamento

https://www.castellinotizie.it/2022/03/17/lemergenza-cinghiali-non-esiste-e-una-fake-news-ne-e-convinto-roberto-salustri-ecco-quanti-ce-ne-sono-ai-castelli-romani/

Frascati – Spesi 11mila euro per la cattura dei primi 11 cinghiali. Rimane chiuso il Parco di Villa Sciarra

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