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San Giuseppe, Monte Compatri torna ad abbracciare il suo santo patrono

Si sono concluse poco dopo le 20 di oggi le celebrazioni per il Patrono di Monte Compatri San Giuseppe. Un appuntamento importante per tutta la comunità, che ha potuto vivere di nuovo la tradizionale processione dopo un periodo di pausa forzata a causa delle restrizioni anti-Covid.
Molti i cittadini che hanno partecipato alla Santa Messa al Duomo e hanno poi sfilato lungo le vie del centro storico, fino alla Fontana dell’Angelo, unendosi alle preghiere coordinate da don Sunny Kalathil.
Erano presenti anche molti rappresentanti delle istituzioni: il senatore della Repubblica Bruno Astorre, tutta l’amministrazione comunale di Monte Compatri e sindaci o altri rappresentanti delle amministrazioni dei comuni di Frascati, Monte Porzio, Colonna, Zagarolo, San Cesareo, Rocca Priora, Castel Gandolfo, Nemi, Rocca di Papa e Marino.
Non sono mancati i momenti di preghiera per la pace in Ucraina e le riflessioni sulle atrocità della guerra. Il sindaco Francesco Ferri è intervenuto per unirsi alle preghiere per San Giuseppe e per le famiglie che stanno soffrendo in questo periodo.
“C’è un filo, tremendamente sottile quanto tragicamente attuale, tra la figura di San Giuseppe, padre putativo di Gesù, e l’angoscia il soffocamento, tragicamente vivo, di un padre costretto alla guerra – ha detto a margine della Santa Messa -, di famiglie provate di ogni cosa, perseguitate dai forti, dai potenti, dalla loro prepotenza, dalla loro violenza, dal disumano e ostinato capriccio di uomini al potere. Il disprezzo della vita umana e le conseguente decadenza del valore della vita sono le più grandi contraddizioni della storia, oggi vigliaccamente segnata dal male. I conflitti sono espressione di brutalità, egemoni sui valori umani del dialogo, della fratellanza. L’esasperazione dell’egoismo, quale selvaggia individualità, obbliga gli uomini di ogni nazione a celebrare scelte forti e coerenti per la difesa della persona umana”.
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