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Ciampino, l’ex candidato sindaco M5S Bartolucci punta su Porchetta

barolucci ciampino

Marco Bartolucci è stato due volte candidato Sindaco per il Movimento 5 stelle di Ciampino, consigliere comunale dal 2014 al 2018 ha rinunciato alla carica di consigliere nel 2019 ed ha abbandonato il Movimento 5 Stelle.

Si è pentito delle scelte fatte? Condivide ancora gli ideali del movimento? ”Non sono pentito delle scelte fatte. La rinuncia al ruolo di Consigliere nel 2019 è stata fatta nell’ottica di quello che doveva essere un progetto politico di maggior durata. L’idea era quella di aumentare l’esperienza politica del gruppo di cui facevo parte, i nuovi portavoce avrebbero dovuto portare avanti le azioni politiche intraprese fino a quel momento ma così non è stato e per questo poi ho deciso di uscire dal gruppo come hanno fatto altri attivisti storici. Gli ideali del movimento sono comuni a molte altre realtà politiche, per lo meno le prime tre stelle (acqua pubblica, ambiente, mobilità sostenibile) ciò che è cambiato nel movimento sono i principi e le modalità. Il movimento è nato come movimento anti-sistema, per cambiarne le regole, non per diventare sistema. I princìpi erano radicali senza compromessi, era ancora una politica acerba. Tutto può cambiare ma gli attivisti per primi e l’elettorato poi devono essere coinvolti nel processo, non si può cambiare e far finta di niente. Oggi il movimento fa parte del sistema in tutto e per tutto e non ci sono processi di cambiamento in atto. Per esempio a Ciampino l’alleanza con il PD è incondizionata. Non c’è alcun dibattito aperto sulla discontinuità, solo parole ma nessun progetto politico. Sono passati dagli slogan ‘game over PD’ alle eroiche dichiarazioni per battere le destre col PD ma di fatto vuote nei contenuti”.

Come giudica le due precedenti consiliature? ”Non condivido nulla della guida Terzulli ma ne riconosco almeno una capacità politica. Il dibattito seppur minimo c’era sempre. La guida Ballico è stata penso la peggiore della storia politica ciampinese. Per rendere l’idea ad un estraneo la potrei riepilogare come una guerra tra bande, molte ritorsioni personali e nulla di politico tranne che per la sua caduta. Per non parlare della gestione dispotica del consiglio comunale. E pensare che più di qualcuno che ora rappresenta il movimento 5 stelle di Ciampino, e che oggi abbraccia ardentemente il Partito Democratico incondizionatamente, durante la campagna elettorale del 2019 desiderava un’alleanza con la Ballico – per cacciare il “Game over PD”.

Segue ancora la politica ciampinese? Quale guida pensa sia necessaria alla città di Ciampino? ”Seguo sempre la politica di Ciampino, oltre che sui media, anche partecipando alle riunioni di Europa Verde e di Diritti in Comune perché mi riconosco nei princìpi e apprezzo il loro modo di far politica attiva. A Ciampino serve una dirigenza politica che abbia una visione futura della città, che si basi sui reali bisogni collettivi e che abbia la consapevolezza di ciò che manca per completarla come “città a misura d’uomo”. Per far questo è necessario chiudere radicalmente con le logiche del passato. Al momento c’è un solo gruppo politico che, a mio avviso, ha le caratteristiche necessarie per far questo, ed è la coalizione di Diritti in Comune, con il suo candidato Alessandro Porchetta. Con Alessandro e tanti esponenti di DiC ho condiviso molte battaglie politiche, come la difesa delle aree archeologiche, le proposte di acquisizione pubblica dell’Igdo e dei casali della Marcandreola, la lotta contro la realizzazione del forno crematorio ma anche le battaglie che ho fatto sul bilancio comunale, che hanno portato alla caduta della consiliatura Terzulli, sono condivise. Quindi nella coalizione di DiC vedo la prosecuzione politica di quanto ho fatto e ne condivido la visione di città. Inoltre in questa forza politica, attiva su tutti i temi, vedo l’entusiasmo e la capacità che non vedo nelle altre realtà. L’entusiasmo è quello di chi si batte per il bene collettivo e la capacità è quella di chi si adopera da anni per il bene comune. Alessandro ha tutte le caratteristiche necessarie per amministrare la nostra città e questo non lo penso solo io, viste le tante dichiarazioni di sostegno ricevute finora. Mi auguro che tutti gli elettori che mi hanno dato fiducia nelle precedenti tornate elettorali, diano ora fiducia ad Alessandro perché sia il prossimo Sindaco di Ciampino, quella città vivibile e a misura d’uomo che in tanti vogliamo”.

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