A 43 anni di distanza da quella terribile deflagrazione, che solo per miracolo non provocò vittime, il Sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, ha voluto ricordare quanto accadde il 22 marzo del 1979, quando la tranquillità del centro storico albanense venne sconvolta dalla sconvolgente scoppio della pompa di carburanti situata in piazza Gramsci.
“Grazie a due foto pubblicate oggi da Stefania Cofano e David Nardini ho rivissuto un avvenimento che la nostra città ha quasi completamente rimosso – ha premesso il Primo cittadino, sempre attento a quanto accade sui social -. Quella giornata – ha ricordato Borelli – fu sconvolta dallo scoppio della pompa di benzina che era in piazza Gramsci – i locali oggi del bar Fortini (Tartarughe). Un boato si avvertì in tutto il centro e a quello seguirono sirene.
Poi a casa una chiamata e le urla e la preoccupazione di mia madre. Papà aveva (fino al 2020) l’officina di carrozzeria proprio lì sotto, nel vicolo. Per fortuna tutti ne uscirono vivi, nessuna vittima, ma uno squarcio si aprì tra quei palazzi, sommandosi a quello che 35 anni prima aveva inflitto il bombardamento (i resti della chiesa di Santa Maria del Suffragio sono ancora lì). Per anni quei palazzi non trovarono soluzione, fino al recupero urbanistico e la costruzione di tre nuove palazzine…Anche questa è storia…E tanti gli aneddoti collegati ad essa”, ha aggiunto e concluso il Sindaco, tornando su una pagina tra le più nere nella storia cittadina.
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