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Grottaferrata – Lega, si dimette in blocco il gruppo locale: “Organi sovracomunali del partito a dialogo con Andreotti “

mariotti lega grottaferrata

A pochi mesi dalla prossima scadenza elettorale che vedrà al voto anche la città di Grottaferrata, un terremoto politico scuote il gruppo locale della Lega, che con un comunicato al vetriolo annuncia le dimissioni di direttivo e del coordinatore Rodolfo Mariotti, illustrando alcune delle motiviazioni principali.

“La Lega di Grottaferrata – si legge nella nota – comunica le dimissioni dell’intero direttivo locale e del coordinatore Rodolfo Mariotti. Le motivazioni sono molteplici e ci limitiamo ad elencarne alcune che riguardano sia le imminenti elezioni comunali di Grottaferrata sia alcune valutazioni di ordine più generale.

“Siamo rimasti tutti sconcertati dal sapere che sul territorio della città organi sovracomunali della
Lega incontravano a quattr’occhi il sindaco uscente Andreotti per definire strategie in merito alle
prossime comunali, il tutto senza informare minimamente il coordinatore locale della Lega. La cosa
singolare è che proprio uno di questi rappresentanti aveva sentito il bisogno di fare un comunicato
mesi or sono contro la giunta Andreotti al fine di smentire le voci di un’unica testata che davano la
Lega di Grottaferrata vicina a quella giunta: finalmente i fatti hanno svelato quale fosse la realtà
ma solo chi non era in buonafede ha fatto finta di non vederla all’epoca.

Mentre c’è chi sul territorio, e non solo a Grottaferrata, opera per il bene delle proprie città svincolandosi da logiche servilistiche, alle spalle di costoro c’è sempre chi si muove per fini personali soprattutto in vista delle Regionali del 2023. Il quadro locale del centrodestra purtroppo è figlio di quanto si vede a livello nazionale, di quanto abbiamo sperimentato alle ultime comunali a Roma e in altri paesi a noi vicini. In questi anni non si è riusciti a creare a Grottaferrata un centrodestra locale coeso stante anche la sparizione di Forza Italia già dal 2017 dove decisero di appoggiare l’allora candidato Andreotti. Purtroppo c’è chi dopo essere stato appoggiato in precedenti elezioni con lealtà ed impegno ha deciso che non fosse il caso di ricambiare tale appoggio ed anzi ha messo in campo azioni continue di disturbo nei confronti della Lega.

Dal canto nostro, come Lega abbiamo cercato di convincere con determinazione almeno due eventuali candidati sindaco che avrebbero potuto portarci sicuramente almeno al ballottaggio ma non si è potuti arrivare ad un esito positivo proprio per problematiche relative ad una coesione di coalizione che tutto appariva meno che salda e su questo possiamo anche prenderci una nostra parte di responsabilità. Prendiamo atto della situazione e non intendiamo partecipare ad un gioco elettorale al massacro dove chi ti dovrebbe sostenere invece rema contro volendo addirittura, la non presenza del simbolo nella competizione, il che sembra assurdo a chi invece ha lavorato assiduamente proprio
per questo simbolo. Ognuno di noi ha un lavoro e una professione e se dedichiamo del tempo alla politica è per passione: proprio per questo nessuno di questo direttivo ha mai sentito il bisogno di soggiornare nei palazzi elemosinando attenzioni da parte dei vertici.

Ringraziamo invece per la correttezza e lo spirito davvero collaborativo i rappresentanti di Vivere
Grottaferrata e de ‘La Foresta che Avanza’ con i quali ci auguriamo un incontro a brevissimo sia
per una profonda valutazione della situazione politica che si è venuta a creare a Grottaferrata, sia
per pensare ad un eventuale progetto da sottoporre agli elettori in netta opposizione ad Andreotti e alla sinistra.

Infine non possiamo non spendere qualche riga sulla difficoltà che abbiamo incontrato di convincerci e di convincere i nostri simpatizzanti che la presenza della Lega al governo rappresenti qualcosa di positivo o per meglio dire che la portata dei “successi” ottenuti dalla Lega con la presenza nel governo fossero di gran lunga maggiori rispetto a quanto si è dovuto ingoiare. Sinceramente riconoscersi in moltissime azioni di questo governo ci rimane impossibile così come il constatare il menefreghismo verso i territori da parte dei vertici regionali laziali e della provincia di competenza: basterebbe vedere quanti erano i rappresentanti cittadini davvero operativi qualche anno fa ad esempio nei castelli romani e come la loro presenza fosse stata allora particolarmente sentita e valorizzata a differenza dello stato attuale provocato dai molti fenomeni che hanno cambiato casacca e sono venuti a rifocillarsi sulle spalle di chi ha creduto dall’inizio al progetto Salvini ed è stato messo da parte. Ci fermiamo qui per non tediare nessuno e soprattutto con la speranza di non essere obbligati a dare chiarimenti pubblici più incisivi.”

Il Direttivo ed il Coordinatore dimissionari
Lega Salvini Premier Grottaferrata

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