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Sanità, 49 milioni per la ASL Roma 6: col PNRR 11 Case di Comunità e 6 Ospedali di Comunità, ecco dove

Nel pomeriggio presso l'Ospedale dei Castelli è stato presentato il piano di investimenti previsto dal PNRR per la ASL Roma 6, presentato dall’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato e dal Commissario Straordinario Narciso Mostarda, unitamente al vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori e al Presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Rodolfo Lena

Le parole chiave della nuova Sanità del Lazio, calata nella realtà della Asl Roma 6,  saranno quelle della prossimità, integrazione socio-sanitaria, digitalizzazione e rafforzamento tecnologico, verso una sanità più vicina e digitale, attraverso la telemedicina, l’assistenza domiciliare integrata, l’inclusività, il progetto dell’infermiere di famiglia e comunità e i servizi digitalizzati alla portata del cittadino.

Questo il succo dell’incontro andato in scena nel pomeriggio di oggi, martedì 23 marzo, presso l’Ospedale dei Castelli, che si è aperto con la proiezione di alcune slide, propedeutiche alla presentazione del piano di investimenti previsto dal PNRR per la ASL Roma 6, presentato dall’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato e dal Commissario Straordinario Narciso Mostarda, unitamente al vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori e al Presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Rodolfo Lena. Nella platea, tra tanti sindaci ed amministratori del territorio, anche i consiglieri regionali Daniele Ognibene e Simone Lupi, oltre al Procuratore Capo della Procura della Repubblica del Tribunale di Velletri, Giancarlo Amato.

“In un territorio, quello dell’azienda sanitaria Roma 6, grande 658 km quadrati, la popolazione over 60 – ha premesso Narciso Mostarda – ammonta a poco meno di 100mila abitanti e l’età avanzata conferma l’esigenza di un piano sanitario all’altezza delle esigenze”. Mostarda ha elencato l’attuale situazione della ASL Roma 6, composta da 2 Case della Salute, 4 presidi territoriali (ex ospedali trasformati in presidi h12, già pronti per diventare altro), 374 medici di medicina generale e 77 pediatri, oltre a 14 consultori, per poi presentare quello che sarà presto il nuovo assetto sanitario del territorio.

L’ex Direttore Generale, oggi Commissario, si è quindi soffermato sui posti letto attualmente presenti negli ospedali del territorio cui si aggiunge la Rete dell’offerta ospedaliera ad opera delle strutture accreditate, come l’Ini di Grottaferrata, il San Raffaele di Monte Compatri o Villa delle Querce a Nemi. Ha quindi ricordato i passaggi strategici adottati per fronteggiare la crisi pandemica, a partire dall’apertura della prima RSA Covid di Genzano, seguita da quella di Albano, ed ha poi ripercorso l’entrata dell’Ospedale dei Castelli tra i 15 del network di somministrazione degli anticorpi monoclonali e l’inaugurazione dell’ambulatorio long Covid.

“Gli operatori sanitari del comparto pubblico – ha evidenziato Mostarda – hanno dimostrato di essere in grado di affrontare sfide per le quali non erano abituati”. “D’ora innanzi si andrà verso una sanità più vicina e digitale, attraverso la telemedicina, l’assistenza domiciliare integrata, l’inclusività, il progetto dell’infermiere di famiglia e comunità, e ilservizi digitalizzati alla portata del cittadino. Il tutto attraverso delle precise delibere quadro, grazie ai quali sono stati stanziati per la ASL Roma 6 ben 49 milioni di euro, per realizzare 11 case di comunità, 6 ospedali di comunità e 6 centrali operative di comunità, una per distretto.

Le Case di Comunità saranno dislocate a Frascati, Rocca Priora, Albano, Ariccia, Genzano, Ciampino, Marino, Pomezia, Lariano, Anzio e Nettuno. Gli Ospedali di Comunità saranno quelli di Rocca Priora, Genzano, Albano, Marino, Pomezia e Anzio, mentre le Centrali Operative di Comunità saranno a Frascati, Genzano, Marino, Pomezia, Lariano e Anzio.

Per quanto concerne l’Ospedale di Velletri, non compreso tra quelli citati, Mostarda ha ricordato il finanziamento di 27 milioni di euro per lavori strutturali di adeguamento sismico.

Il Piano illustrato prevede quindi investimenti per un totale di 49 milioni di euro volti a rafforzare la capacità di erogazione di servizi e prestazioni sul territorio, grazie al potenziamento di strutture territoriali, l’estensione dell’assistenza domiciliare, il coordinamento tra setting di cura al fine di garantire la continuità dell’assistenza, lo sviluppo della telemedicina e una maggiore integrazione con i servizi sociosanitari.

Nello specifico, la Regione Lazio, con le D.G.R. 1005/1006/1007 del 30/12/2021 ha quindi approvato l’attivazione di 11 Case della Comunità, 6 Ospedali di Comunità, 6 Centrali operative territoriali (dislocate sul territorio, una per distretto: H1, H2, H3, H4, H5, H6), l’adeguamento sismico degli ospedali e il rafforzamento tecnologico della rete ospedaliera con l’acquisto di 23 nuove apparecchiature di ultima generazione.

Con le Case e gli Ospedali di Comunità la risposta ai bisogni di cura espressi dal territorio sarà ancora più immediata ed inclusiva. Il rafforzamento del parco tecnologico migliorerà la qualità delle cure negli ospedali, consentendo all’azienda di offrire un numero di prestazioni più elevato. Inoltre, l’importante piano di adeguamento sismico contribuirà a rendere le strutture sanitarie più sicure.

Con la D.G.R. 75 del 25/02/2022 la Regione Lazio ha inoltre approvato il Piano Regionale di digitalizzazione per le strutture ospedaliere Dea di I e II livello. Questa la sintesi degli investimenti previsti dal piano del Pnrr e dal Piano Nazionale Investimenti Complementari al Pnrr che fanno parte del più ampio piano riorganizzativo della sanità laziale che vede impegnati 700 milioni di euro fino al 2026.

“Con la delibera 1006 verrà finanziata con quasi 5 milioni di euro la rete ospedaliera, mentre l’importo dedicato all’adeguamento sismico ammonta a 9,7 milioni di euro: già finanziati i lavori all’Ospedale di Frascati e a quello Riuniti di Anzio e Nettuno. Velletri – ha precisato Mostarda – lo rifaremo ex novo”.
“In tutto questo – ha aggiunto – abbiamo pensato una rete con HDC, Ospedale della Comunità, e CDC, Casa della Comunità. Così facendo l’attività territoriale si avvicinerà il più possibile, anche fisicamente, alle esigenze dei cittadini, garantendo un filtro importante, per essere certi dell’appropriatezza delle cure e non mandare in sofferenza i Pronto Soccorsi negli Ospedali”.
Il Commissario della ASL Roma 6 si è soffermato sull’avvento della TeleAssistenza, attraverso la quale garantire  una migliore risposta domiciliare. “Dobbiamo legare il processo di cura tra ospedale e territorio, lavorando all’insegna di un’integrazione, con un percorso che veda livelli di complessità e non luoghi di cura, pensando che molte persone possano essere curate anche fuori dagli ospedali. Abbiamo fatto uno sforzo enorme ed accolto questo un nemico sconosciuto, come il Covid, con la responsabilità di operatori protagonisti di un grande servizio sanitario pubblico. Ci siamo spaventati e abbiamo avuto momenti di grande difficoltà – ha concluso Narciso Mostarda – ma il lavoro di squadra ha funzionato davvero bene”.

Hanno poi preso la parola il Presidente della Conferenza dei Sindaci, il Sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, a nome di tutti i sindaci del territorio presenti e il Presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Rodolfo Lena, che ha parlato di una vera e propria “rivoluzione sanitaria, essendo partiti da una Regione piena di debiti, poi risanati. Il PNNR – ha evidenziato Lena – è una grande occasione che non possiamo perdere ed è per questo che dovremmo approntare un livello organizzativo ossessivo”.

Per il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, si tratta di “un’opportunità unica, che ci deriva dallo strumento messo a disposizione dall’Unione Europea per affrontare l’emergenza pandemica. Con questo si potrà garantire a tutti i territori la copertura sanitaria territoriale ed è per questo che si sta programmando con lungimiranza l’impiego dei fondi del PNNR”. 

L’assessore regionale, Alessio D’Amato, ha esordito ringraziando Mostarda, “che a breve passerà il testimone. Nessuno si aspettava l’arrivo di una pandemia, che stravolgesse le nostre vite e la nostra organizzazione, e ci ha portati ad avere più decessi che nel secondo conflitto bellico per quanto riguarda la popolazione civile. La Pandemia – ha aggiunto D’Amato – ha messo in luce alcune carenze, imponendo un rafforzamento della sanità territoriale e delle cure domiciliari. Il senso di questo riordino è legato alla prossimità, con l’utilizzo di nuove tecnologie e forte spinta alla digitalizzazione”.

“I finanziamenti previsti dal PNRR – ha commentato D’Amato – rappresentano una grande sfida che ci permetterà di aprire una stagione di grandi investimenti. Questo è il momento di fare squadra tutti insieme per pensare e realizzare una nuova sanità che guarda ai bisogni delle persone e dei territori. Nuovi ospedali, ma anche sanità del territorio e nuove tecnologie per una offerta di prossimità che permetterà alle persone di percepire un reale cambio di passo”. “La presa in carico dei cronici è la vera sfida del sistema sanitario” ha aggiunto D’Amato, che ha poi evidenziato l’esigenza di una maggiore appropriatezza nei servizi diagnostici e terapeutici.

“Abbiamo un obiettivo ambizioso, quello delle prime cure a casa, utilizzando al meglio tutte le innovazioni tecnologiche. Procederemo all’installazione del 5G, per un vero e proprio salto nel futuro e, per quanto riguarda la logistica, utilizzeremo droni per trasporto di plasma, organi e farmaci. Siamo di fronte ad una sfida impegnativa, che richiede l’unione di tutti, a partire dalle amministrazioni comunali”.

“Marino rappresenta un polo specialistico importante per tutti i Castelli Romani – ha detto il vicesindaco e assessore alla Sanità di Marino Sabrina Minucci – grazie al nosocomio San Giuseppe. Con i finanziamenti del PNRR vogliamo concretizzare il nostro impegno per renderlo più operativo, con servizi aggiuntivi e con un punto medico che possa decongestionare la difficile situazione sanitaria che l’ospedale di Frascati, Tor Vergata e lo stesso NOC si trovano a fronteggiare nei pronti soccorsi con personale medico, infermieristico e tecnico”.

“Non crediamo alle favole né alle false promesse – ha sottolineato il sindaco di Marino Stefano Cecchi -: sappiamo bene quali sono le linee guida della ASL Roma 6 sul nostro Ospedale, ma questa riunione, a cui hanno preso parte tutti con grande interesse, dimostra che qualcosa, finalmente, si sta muovendo per il verso giusto in termini di collaborazione e auspichiamo in tempi brevi per la realizzazione di tutti i progetti”.

“Sono stati due anni impegnativi, dove abbiamo dato il massimo per contenere il virus – ha aggiunto il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà -. Ora è tempo di reagire: le risorse messe a disposizione dal PNRR sono senza precedenti e rappresentano un’opportunità unica per il nostro territorio. In particolare, l’ASL Roma 6 ha chiesto 49 milioni di euro per un pacchetto di investimenti con l’obiettivo di creare una sanità digitale, più vicina ai cittadini. Nel progetto si prevedono anche la realizzazione di una casa di comunità e un ospedale di comunità alla sede ASL di Macchiozza: un investimento importante per la salute dei nostri cittadini. Migliorare il parco tecnologico migliorerà anche la qualità della cura nelle strutture ospedaliere. Ringrazio l’assessore D’Amato e il commissario Mostarda per l’attenzione rivolta al nostro territorio”.

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