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Velletri, Daniele Ognibene ricorda Ugo Tognazzi a 100 anni dalla nascita

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Il consigliere regionale Daniele Ognibene ha ricordato la figura di Ugo Tognazzi, nato il 23 marzo di 100 anni fa.

“Oggi sono 100 anni dalla nascita dell’attore Ugo Tognazzi, che scelse, per viverci, la serena campagna di Velletri, casa di Eduardo De Filippo, Gian Maria Volontè, Vittorio Gassman e tantissimi altri attori – ricorda Ognibene -. Ugo, il ‘Capo delle Brigate Rosse’ (quando il politicamente scorretto era un valore), ci è rimasto nel cuore per la sua voglia matta di convivialità, di stare insieme, di circondarsi di amici, per le cazzate che ha fatto e ha sempre difeso”.

“Tognazzi – prosegue Ognibene – aveva una grande passione per la cucina, che condivise negli anni con Benito Morelli, il grande chef di ‘Benito al Bosco’. Benito è l’anima bella di Velletri. Un boscaiolo, come ama definirsi, ma dal cuore grande, che accolse Ugo nella sua cucina. Il loro incontro viene raccontato dallo stesso Benito”.

Leggiamo, allora, proprio la testimonianza di Benito Morelli riportata da Daniele Ognibene.

“Fu Vittorio Gassman che lo portò al mio ristorante. Ugo, come molti attori dell’epoca, aveva la villa a Velletri dove si riposava dalle fatiche del cinema. Velletri, intorno agli anni ’50, era diventato per molte celebrità un buon ritiro ed il mio ristorante un vero punto d’incontro. Mi ricordo ad esempio che Eduardo de Filippo raggiungeva il mio locale facendosi a piedi il bosco, e negli ultimi tempi voleva che personalmente io gli preparassi da mangiare. Ugo Tognazzi aveva voglia di conoscere tutti i segreti della cucina e mi faceva mille domande. Cominciò così la nostra lunga e fraterna amicizia. Andavamo insieme nelle campagne di Carpineto a prendere i formaggi direttamente dai pastori, oppure mi accompagnava ad Anzio per l’asta del pesce e mentre io compravo, lui stava per ore ed ore a parlare con i pescatori. Era pieno di curiosità, voleva sapere il più possibile sulle fonti, le origini degli alimenti.

All’inizio il nostro modo di cucinare era diverso ed è stato fonte di discussioni e litigate, perché Ugo sosteneva l’uso di panna e burro per cucinare le pietanze. Io invece sono sempre stato un convinto assertore della cucina mediterranea. Olio extra vergine d’oliva, pomodorini freschi… Semplicità e genuinità sono il mio motto! Dico io se uno cucina un pesce che in partenza è già buono, non gli va di guastarlo con le salse! In seguito, però, Ugo, che era una persona molto sensibile, capì che era più giusto il mio pensiero. Difatti nella sua villa di Velletri cominciò a produrre dell’olio suo e così fece con il vino, produsse dell’ottimo bianco, “la tognazza”. Aveva l’orto e coltivava oltre trenta tipi di erbe aromatiche”.

“Cento anni fa – conclude Ognibene – nasceva un grande che come noi ha amato la nostra storia e le terre di Velletri. Tanti auguri Ugo!”

 

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