Politica

Lanuvio e i servizi sociali, il punto con l’assessora Lucia Vartuli

lucia vartuli lanuvio

In vista delle prossime elezioni amministrative abbiamo incontrato Lucia Vartuli, Assessora ai Servizi Sociali di Lanuvio, alla quale abbiamo chiesto di farci un resoconto delle iniziative svolte e di quelli che sono gli obiettivi futuri.

Assessora Vartuli, in questi anni di pandemia i Servizi Sociali hanno svolto un ruolo fondamentale per il supporto ai cittadini, come è stato gestire l’emergenza da questo lato? 
Il Covid19 ha messo a dura prova tutti, sia le amministrazioni che i cittadini. Come Assessorato ai Servizi Sociali abbiamo provato a sostenere quanto più possibile la cittadinanza attraverso tutti gli strumenti messi a disposizione dallo Stato e aggiungendo anche del nostro. Ovviamente sono stati erogati i buoni spesa e i buoni affitti alle famiglie bisognose, è stato offerto sostegno ai commercianti in difficoltà, è stato realizzato un servizio di supporto psicologico ed è stato coordinato l’attività di sostegno domiciliare ai cittadini affetti da Covid19. Inoltre, come amministrazione, abbiamo stretto i rapporti con le altre realtà sociali, parrocchie, Croce Rossa, Caritas e altri per coordinare l’assistenza alle persone in difficoltà attraverso la consegna di beni di prima necessità e medicinali. È stato anche attivato, durante il periodo di chiusura delle scuole il progetto “Educativa a Distanza.”

Nonostante questi due anni le attività si siano concentrate sull’emergenza pandemica, come si è svolta l’ordinaria amministrazione?
Durante gli anni che hanno preceduto la pandemia e anche nei mesi di piena emergenza, ci tengo a precisare che tutto ciò che è ordinario è stato svolto e tutti i servizi previsti sono stati erogati ugualmente. Si è mantenuta attiva l’assistenza domiciliare, l’assistenza scolastica; il bonus asilo nido con un ulteriore contributo per l’abbattimento rette a.s.2019/2020, il centro diurno e i centri anziani. Si sono svolte tutte le pratiche per l’applicazione del reddito di cittadinanza, si è messa in atto una gestione amministrativa della compartecipazione dei residenti delle RSA e dei Centri di Riabilitazione. È stato mantenuto in vita lo sportello intercomunale antiusura.

La pandemia ha evidenziato come non sempre le singole amministrazioni possono gestire tutto da sole, com’è il rapporto con gli altri enti e istituzioni del territorio?
Ci siamo spesso rapportati e coordinati con il distretto sanitario soprattutto per quanto riguarda l’attività di tutela minori che è stata svolta in stretta collaborazione con i servizi specialistici ASL, le scuole, le autorità giudiziarie minorili, con modalità integrate ed interistituzionali. Il Comune di Lanuvio ha siglato un accordo con il Tribunale e le Procure nonché con i Comuni del Distretto socio-sanitario e le ASL con il quale sono stati definiti principi e procedure per la tutela dei minori e donne maltrattate.

Non solo iniziative concrete, ma anche formazione e incontri informativi …
Nel corso di questi anni ci siamo occupati molto di informare e formare la cittadinanza sulla prevenzione e la tutela della propria salute e sull’importanza della partecipazione attiva alla socialità. Abbiamo acquistato dei defibrillatori e formato volontari al loro utilizzo. Sono stati promossi incontri per una buona e sana alimentazione e per invitare le donne alla prevenzione dei tumori femminili. Abbiamo partecipato a diversi bandi per sostenere il progetto “Educare in comune”, per supportare il diritto allo studio degli alunni con disabilità e per contribuire al progetto “Sostegno Donna”. Abbiamo attivato con la società interinare SAIP dei tirocini extracurriculari per i nostri studenti.

Quali sono i progetti già in cantiere per i prossimi anni?
Tante sono le cose che sono state fatte in questi anni, siamo anche riusciti finalmente ad ampliare il nostro raggio di intervento con l’apertura dell’ufficio del Segretariato Sociale sia a Campoleone e a Lanuvio e con quella del “Centro Operativo Sociale – COS” a Campoleone. Purtroppo 3 anni di pandemia hanno intralciato la piena realizzazione di alcuni progetti, mi riferisco soprattutto a diversi programmi di prevenzione ed informazione sulla salute . Attualmente stiamo lavorando su un progetto in collaborazione con le scuole per informare sull’uso consapevole delle nuove tecnologie, sugli effetti sulla salute mentale e fisica del digitale e sulle ripercussioni nella vita sociale. Inoltre, l’ufficio ha partecipato attivamente attraverso incontri istituzionali, cabine di regia e gruppi tecnici alla programmazione e realizzazione del Piano Sociale di Zona e alla partecipazione a bandi regionali, distrettuali e sovra distrettuali che ci auguriamo, con la fine della pandemia, possano essere sbloccati per consentirci di proseguire il nostro lavoro.

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