E’ stato il consigliere regionale Daniele Ognibene l’unica voce veliterna che nella giornata del 24 marzo ha ricordato l’Eccidio delle Fosse Ardeatine, in occasione del 78° Anniversario.
Stranamente “silente” il Comune, che non ha ricordato la tragica ricorrenza con nessun post o nota da pubblicare sul sito internet. Una lacuna che non è passata inosservata a diversi cittadini, dopo che nei 2 anni precedenti – per le note restrizioni anti Covid-19 – la città di Velletri non aveva potuto commemorare le vittime dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine, come avveniva puntualmente ogni anno, il 24 marzo, presso il Mausoleo delle Fosse Ardeatine.
All’interno del Sagrario capitolino, lo ricordiamo, ci sono le tombe dei 4 cittadini veliterni caduti per mano dei nazisti: Pio e Augusto Moretti, Edmondo Fondi e Pietro Troiani. Ai Martiri delle Fosse Ardeatine la toponomastica veliterna ha riservato una strada che mette in collegamento via Ulderico Mattoccia con via delle Mura.
DANIELE OGNIBENE COMMEMORA I MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE
“A scoprire per primi l’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine furono dei contadini della zona che si insospettirono per il rumore delle esplosioni dei giorni precedenti e il forte cattivo odore presente nell’aria. I nazisti avevano trucidato, ucciso e infine nascosto sotto le macerie 335 fra civili e militari italiani, ebrei e cristiani”, ha evidenziato nel suo post Daniele Ognibene, consigliere regionale di LeU. “Sono passati 78 anni – ha aggiunto l’esponente politico veliterno – ma le Fosse Ardeatine ci ricordano ancora quanto possa essere orribile l’essere umano. Quando lottiamo per la pace, lo facciamo per evitare che eventi simili possano ricapitare”.
Ricordiamo che nella vicina Genzano, con una apposita cerimonia e il coinvolgimento di studenti, sono stati ricordati i 6 cittadini genzanesi uccisi in contemporanea nel barbaro eccidio compiuto dalle SS di Kappler come rappresaglia per l’attentato partigiano compiuto da alcuni membri dei Gap romani contro le truppe germaniche in transito in via Rasella.
Anche ad Albano il Sindaco Massimiliano Borelli ha voluto in qualche modo ricordare una triste pagina di storia, con un suo intervento nella commemorazione che si è tenuta presso Largo Moscati, rivolgendo in modo specifico la sua attenzione su Marco Moscati, partigiano che combatté strenuamente per la libertà nei territori dei Castelli Romani e la cui salma fu riconosciuta tra le tante accatastate in via Ardeatina.
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