Cronaca

San Cesareo – Puzza di bitume e malori, a Campo Gillaro 3 ambulanze in 10 giorni e residenti allo stremo

Generico marzo 2022

I residenti di Campo Gillaro sono allo stremo e la misura è ormai colma. Nell’arco di 10 giorni, nella zona di San Cesareo che si trova nelle immediate vicinanze del bitumificio, tre donne hanno accusato dei malori che hanno reso necessario l’intervento dei sanitari. Difficoltà respiratorie, capogiri, svenimenti. La mattina di venerdì scorso, una giornata in cui la puzza era insopportabile e più intensa del solito, due settantenni del posto, Agnese e Franca sono state trasportate in ambulanza al Pronto Soccorso di Frascati. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri, allertati dai residenti esasperati. Pochi giorni prima invece, a sentirsi male è stata una giovane mamma che in piena notte, una delle tante trascorse insonni a causa degli intensi rumori provenienti dal bitumificio, è svenuta ed è stata trasportata in ospedale.

“Stiamo cadendo come mosche – dicono dal Comitato Pro Campo Gillaro – e nessuno prende seriamente in mano la questione. Lo stress che siamo costretti a subire giorno e notte tra rumori assordanti, odori disgustosi e polveri che respiriamo di continuo, ha cambiato le nostre vite per sempre e questo non è più tollerabile. Abbiamo visto un timido passo in avanti del Comune di San Cesareo da cui ci aspettiamo di essere convocati per un incontro entro la prossima settimana per avere soluzioni concrete”.

Una situazione che Castelli Notizie denuncia ormai da anni e che giorno dopo giorno ha trasformato Campo Gillaro, si perdoni il gioco di parole, in una vera e propria polveriera pronta a saltare in aria. I residenti sono esasperati e si sa che l’inasprimento continuo di certi malesseri prima o poi rischia di esplodere in modi e forme incontrollabili. I livelli di stress dei residenti, privati del sonno e della possibilità di vivere una normale quotidianità sono alle stelle. I bambini hanno risvegli continui, che inevitabilmente si trasformano in manifestazioni di irritabilità, gli adulti soffrono di crisi respiratorie e mal di testa continui, ma soprattutto vivono con la consapevolezza perenne di respirare un’aria insalubre. Un pensiero logorante e difficilmente controllabile che sta modificando le loro vite e minando profondamente le loro esistenze.

Una situazione su cui il Comitato di Campo Gillaro è più volte intervenuto, anche al fianco dell’Associazione ambientalista Aria Pulita, ma che sembra non trovare mai un approdo definitivo, nonostante le ordinanze sindacali e i sigilli imposti dalla magistratura. Unica nota positiva per ora, nonostante le tempistiche a dir poco dilatate rispetto alle attese, è la notizia del piano di risanamento acustico accordato dal Comune alla Paolacci srl: 30 mesi per mettersi “in regola” con i rumori…

“Tutti i consiglieri e il sindaco – dicono dal Comitato – hanno scelto la strada più semplice, lasciare che l’ufficio tecnico esaminato il piano concedesse il “termine di legge” salvo poi convocarci in separata sede e piangere lacrime di coccodrillo assicurandoci che avrebbero fatto di tutto per accorciare il termine già concesso su cui oramai non si può più fare niente. Ma noi imperterriti abbiamo continuato a credere che l’azienda avrebbe realizzato il piano di risanamento acustico prima possibile perché certamente un’attività imprenditoriale che da agosto si è vista bloccare, con ordinanza sindacale, metà dell’attività produttiva, non avrebbe certo atteso trenta mesi per riprendere tutte le attività produttive. Oggi però amaramente abbiamo realizzato che non c’è alcun motivo per accelerare la tempistica: la produzione in barba all’ordinanza, continua in tutte le filiere produttive senza interruzioni e/o sospensioni di giorno e di notte come se nulla fosse. Il tutto – hanno concluso – nella totale indifferenza di tutti coloro che potrebbero e non fanno e dopo aver fatto credere a tutti coloro che potrebbero manifestare la propria solidarietà che se si tace è nel proprio interesse e per evitare controlli nelle proprie abitazioni”.

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