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Marino, preoccupazione su gestione emergenza Ucraina: riunione “fiume” dei sindaci dei Castelli Romani

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Si è tenuto nel pomeriggio del 29 marzo, presso Palazzo Colonna, sede del Comune di Marino, il tavolo di confronto e coordinamento tra tutti i Sindaci del Distretto Asl Roma 6 (Albano Laziale, Anzio, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri) relativamente alla gestione dell’emergenza Ucraina, al quale hanno partecipato anche rappresentanti dell’Asl competente per territorio. L’occasione rappresentava la possibilità di trovare risposte e soluzioni a problematiche concrete che gli Enti locali si trovano quotidianamente a dover affrontare. E durante l’incontro istituzionale, si è deciso quindi di scrivere una nota avente a oggetto “Gestione emergenza ucraina. Tavolo di confronto dei Sindaci del Distretto AslRm6. E nella missiva (di cui Castelli Notizie è in possesso), firmata dal sindaco di Marino Stefano Cecchi e inviata all’attenzione del presidente dell’Anci Lazio, Riccardo Varone, si legge: “I rappresentanti dei Comuni presenti (alla riunione, ndr), dai quali il sottoscritto ha avuto specifico mandato di rappresentare le istanze di seguito descritte, hanno evidenziato una serie di problematiche di carattere concreto che, a tutt’oggi, restano prive di risposta e che, con la presente, si chiede di voler rappresentare nelle sedi competenti facendosi portavoce delle richieste del territorio al fine di una più corretta ed efficace gestione dell’emergenza in atto”.

Preso preliminarmente atto della Determinazione del Direttore della Regione Lazio 28 marzo 2022, n. A00327 relativa all’Avviso per la concessione di contributi economici a favore della popolazione ucraina accolta nel territorio regionale che prevede la possibilità per i Comuni della Regione di accedere a specifiche fonti di finanziamento regionale, sono state evidenziate le seguenti problematiche di difficile risoluzione e concernenti prevalentemente la gestione dell’ospitalità da parte di soggetti privati: possibilità di accedere a forme di ristoro per far fronte alle spese (utenze, vitto, alloggio, tributi) per il sostentamento degli ospiti ucraini; per le ospitalità prolungate nel tempo, previsione di tipologie contrattuali specifiche idonee a tutelare sia l’ospitato che l’ospitante da eventuali responsabilità. Forme di coinvolgimento dell’Ente locale in queste tipologie di rapporti; possibilità di cessazione dell’ospitalità ed accoglienza da parte di privati ospitanti nel caso in cui nell’alloggio messo a disposizione di un numero di persone determinato si presentino ulteriori persone senza l’assenso e/o la conoscenza da parte del proprietario ospitante”.

E ancora: “in caso di sistemazione in alloggi in locazione e/o gratuiti, è previsto l’obbligo di denuncia di cessione di fabbricato di P.S. entro 48 ore. In caso di cessazione anticipata, necessità o meno di analoga comunicazione di revoca della cessione; necessità di comprensione dell’iter autorizzativo per dare possibilità a cittadini italiani di offrire ospitalità a bambini non accompagnati; necessità di informazioni specifiche in relazione all’accoglienza scolastica per gli Istituti di competenza dei Comuni; nel caso di presenza sul territorio di strutture private, anche religiose, di accoglienza ulteriori rispetto a CAS e SAI, necessità di conoscere la competenza nella gestione dei rapporti finanziari tra gli interessati”, si legge ancora nella missiva del sindaco Cecchi. L’auspicio dei sindaci del comprensorio è che l’Anci Lazio porti le loro istanze all’attenzione dell’associazione nazionale e del governo Draghi. Questo il commento del sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, sulla riunione a Palazzo Colonna: “Abbiamo fatto il punto sulla gestione degli arrivi che nei nostri comuni sono ancora a livello spontaneo e non organizzato. Questo fa emergere alcune difficoltà di gestione, tenuto conto che le famiglie ospitanti dopo quasi un mese, hanno bisogno di avere certezze sia in ordine ai tempi di ospitalità sia dei sostegni economici utili all’accoglienza. Per questo abbiamo deciso di inviare ad Anci Lazio una nota per sollecitare decisioni in questa direzione. È proprio di ieri l’ordinanza della Protezione Civile che fissa alcune modalità di assegnazione fondi”.

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