Un’altra buona notizia per il Comune di Monte Porzio Catone che riesce ad ottenere un importante finanziamento regionale finalizzato al recupero strutturale del sito archeologico di Barco Borghese. Entusiasta il sindaco Massimo Pulcini, che ha comunicato la notizia ai cittadini, aggiungendo che i lavori per dar vita al Museo del Vino, potrebbero partire già dopo l’estate.
“Per Monte Porzio Catone 294.460,00 euro destinati al miglioramento statico e funzionale che ci consentiranno di riaprire in sicurezza il complesso archeologico di Barco Borghese!!! Dopo esserci posizionati in graduatoria al numero 30 su 151 comuni partecipanti ci aggiudichiamo un altro finanziamento regionale relativo alla Valorizzazione dei Luoghi della Cultura del Lazio. Un’altra gioia da condividere con i cittadini e tutti gli amanti delle bellezze che può offrire la città di Monte Porzio Catone.
Questo importante finanziamento relativo al 2021 arriva dopo il Bando del 2020 in cui hanno premiato un altro nostro progetto: il nuovo Museo del Vino presso la casa ex Stefer e la galleria ferroviaria chiusa nel 1944. Un investimento di € 299.481,00 i cui lavori partono quest’anno, presumibilmente dopo l’estate, non appena terminerà la conferenza dei servizi per l’acquisizione dei pareri preposti. Forza Monte Porzio Catone! Meriti questo e altro, noi, di certo, non ci fermiamo…”
COSA E’ BARCO BORGHESE? La parola Barco è il termine rinascimentale con cui si indicava l’area recintata nella quale si teneva la selvaggina per le battute di caccia. La vicina Villa Mondragone aveva il proprio Barco, denominato “Borghese” perché nel ‘600 ricadeva nelle proprietà dei Borghese. Il complesso di epoca romana è un’enorme spianata, una grande piattaforma quadrangolare, di circa 250 x 220 metri visibile lungo la strada che congiunge Monte Porzio Catone a Frascati; è tradizionalmente inteso come l’enorme basamento di una villa romana, ma presenta complesse strutture ed elementi ancora in fase di studio.
Una piattaforma artificiale affacciata sulla campagna romana, sostenuta nel lato più a valle, verso Roma, da una sequenza di 190 ambienti voltati ipogei e per due terzi, la parte a monte, realizzata creando un grande terrapieno che pareggia il profilo originario della collina.
Più informazioni
commenta