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Daniele Ognibene (LeU) sposa le parole di Papa Francesco: “La Pace dovrebbe essere la cosa più naturale”

Prosegue la battaglia del consigliere regionale del Lazio, Daniele Ognibene, per far predominare la diplomazia e soffocare ogni sussulto che alimenti tensioni. Affinché a prevalere sia solo e soltanto la pace. Concetti già ripresi ed articolati di recente, durante il convegno ospitato al Cinema Cynthianum di Genzano, durante il quale insieme al consigliere regionale di LeU è intervenuto anche il giornalista e presentatore tv Michele Santoro.

Generico aprile 2022

Prosegue la battaglia del consigliere regionale del Lazio, Daniele Ognibene, protesa a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’esigenza di abbassare i toni, far predominare la diplomazia e soffocare ogni sussulto che alimenti tensioni. Affinché a prevalere sia solo e soltanto la pace. Concetti già ripresi ed articolati di recente, durante il convegno ospitato al Cinema Cynthianum di Genzano, durante il quale insieme al consigliere regionale di LeU è intervenuto anche il giornalista e presentatore tv Michele Santoro.

Ognibene ha poi sposato la scelta – criticata invece da più parti – di Papa Francesco, che ha fortemente voluto che nella Via Crucis di questa sera al Colosseo, la croce venisse portata in un tratto da Irina, infermiera ucraina, e Albina, specializzanda russa.

“Le parole di Papa Francesco non sono solo riflessioni religiose. Sono un’indicazione politica chiarissima. Una linea che dobbiamo sposare totalmente, se vogliamo la pace”, ha commentato Ognibene. “Sono queste le immagini che vogliamo vedere. Sorelle e fratelli che camminano insieme. La pace dovrebbe essere la cosa più naturale”, ha evidenziato l’esponente politico veliterno, che nei giorni scorsi aveva articolato in questo modo il suo pensiero pacifista, proteso a non incoraggiare l’invio delle armi, in dissenso con le politiche del governo nazionale.  

“Come si fa a non comprendere l’escalation militare che sta avvenendo? Stiamo dimenticando che non esiste Europa senza la Russia. E non esisterà pace e sviluppo senza il dialogo tra Russia ed Europa. Il punto – ha puntualizzato Daniele Ognibene – non è più condannare Putin. Lo abbiamo fatto, convintamente. Ma fermare la guerra e riprendere il dialogo. La storia ci insegna che le sanzioni non sono mai state la strada giusta. Men che mai l’invio di armi, o peggio ancora, la corsa al riarmo (con Germania in testa). L’Europa deve riprendersi da questa sbornia bellicista. Non segua Biden nelle sue mire antirusse e soprattutto anticinesi. Plachi i bollenti spiriti guerrafondai di Jhonson. La smetta di applaudire alle sanzioni ad altri popoli. Non ascolti l’unica richiesta che proviene da Zelensky: più armi”.

“Le forze democratiche, pacifiste e progressiste in Europa, se ancora ci sono, battano un colpo. Sembra che il monito giunto dal passato, l’avvertimento a non dimenticare, non sia stato accolto. Stiamo facendo esattamente gli stessi errori. Questo conflitto si scrive guerra Russo/Ucraina ma temo si legga scontro tra USA/Cina. E noi cosa facciamo? Ci armiamo fino ai denti? E per fronteggiare la crisi ci rivolgiamo ad altri dittatori sparsi nel mondo? La Guerra si combatte sul suolo Europeo. Siamo noi le vittime, i popoli europei pagheranno un costo altissimo. Noi dobbiamo essere i protagonisti del percorso di pace. Noi dovremmo tentare la strada della pacificazione con la Russia, invece di spingerla sempre di più verso la Cina, dividendo il mondo a metà.
Ora le due potenze eurasiatiche fanno quadrato contro l’espansione dell’Alleanza Atlantica a est e la creazione di coalizioni anticinesi nell’Indo-Pacifco, dicendosi pronte a integrare l’Unione Economica Eurasiatica. Il tempo è poco. Fermare la guerra è la priorità”, ha aggiunto e concluso il consigliere regionale di Liberi e Uguali.

daniele ognibene
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