Politica

Ariccia, il 25 Aprile si è aperto con la commemorazione dell’ANPI nel ricordo del partigiano Bruno Pompei

Questa mattina, lunedì 25 aprile, alle ore 8.45 la Sezione A.N.P.I. di Ariccia si è riunita per commemorare il partigiano Bruno Pompei nella piazza a lui dedicata, nei pressi della stazione dei Carabinieri di Ariccia.

Questa mattina, lunedì 25 aprile, alle ore 8.45 la Sezione A.N.P.I. di Ariccia si è riunita per commemorare il partigiano Bruno Pompei nella piazza a lui dedicata, nei pressi della stazione dei Carabinieri di Ariccia.
“Nel giorno della Liberazione ricordare i giovani partigiani che hanno difeso i propri diritti e i diritti delle generazioni future, anche a costo della propria vita, è un atto dovuto e necessario”, ha dichiarato in apertura dell’incontro Claudio Petrillo, giovane presidente della neo-sezione A.N.P.I. di Ariccia.

Quello odierno è il primo 25 aprile per l’ A.N.P.I. ariccina e gli intervenuti hanno manifestato grande commozione e partecipazione. Presente il fratello di Bruno Pompei, Orlando, tutt’ora residente ad Ariccia, che ha ricordato la triste vicenda che ha visto il fratello non ancora diciottenne, vittima delle sevizie e della violenza nazifascista. Nel 1944 Bruno Pompei venne ucciso dai fascisti perché apertamente facente parte della resistenza partigiana. L’individuazione del giovane Bruno, tra l’altro, avvenne per mezzo di alcuni ariccini che avevano aderito alla politica nazifascista.

Orlando Pompei, all’epoca, aveva 5 anni, ma il sapore acre dell’odio e della morte che caratterizzava ancora l’anno 1944 non lo ha dimenticato. “La targa dedicata a mio fratello Bruno, che oggi dà il nome alla piazzetta antistante la stazione dei carabinieri di Ariccia, era stata rimossa, per essere poi ripristinata durante l’amministrazione del Sindaco Roberto Di Felice e questo mi ha riempito il cuore di gioia”, ha dichiarato.
La data di morte di Bruno Pompei riportata sulla targa, tuttavia, sembra non essere corretta, e si procederà per chiedere all’attuale amministrazione di correggerla con quella reale che risulta essere il 9 aprile del 1944.

Terminata la testimonianza, tra la commozione generale, i presenti hanno intonato uno tra gli inni più celebri dedicati alla resistenza partigiana, “BELLA CIAO”. Dopo la commemorazione, i membri dell’Associazione Nazionale Partigiani si sono diretti a Roma per festeggiare il 25 Aprile, il giorno della Liberazione d’Italia, il giorno della celebrazione della Libertà. L’ A.N.P.I. ha voluto ricordare la scelta ineluttabile del giovane Bruno che, schierandosi dalla parte più difficile, ha dato la vita per la libertà collettiva.

Presente alla commemorazione anche la consigliera Francesca Monosilio, sempre molto vicina alle attività della Sezione A.N.P.I., di cui fa parte. “La libertà – ha dichiarato la capogruppo del Partito Democratico – è un concetto e ancor di più un sentimento che oggi più che mai ci deve far riflettere, viste le condizioni aberranti, di sottomissione e di guerra in cui molti popoli ancora vivono. La libertà è sostanzialmente uno stato di autonomia che deve assolutamente essere percepito come un diritto indiscutibile e come tale deve essere garantito da una precisa volontà e coscienza di ordine morale, sociale e soprattutto politica. La libertà è una conquista che dobbiamo avere il coraggio e la forza di mantenere, rivendicare, amare. La libertà è partecipazione. Buon 25 aprile a tutti!”.

Generico aprile 2022
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