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Genzano ha festeggiato il 25 Aprile: Amministrazione e ANPI hanno ricordato i valori della Resistenza e della Pace fotogallery video

Alle ore 11 di questa mattina l’amministrazione comunale di Genzano, i cittadini e l’associazione ANPI – sez. Salvatore Capogrossi hanno celebrato la Festa della Liberazione. La banda musicale è scesa dal palazzo del Comune seguita dal Sindaco Carlo Zoccolotti, la Presidente del Consiglio Patrizia Mancini, diversi assessori, i consiglieri comunali, i rappresentanti ANPI e i cittadini, con un corteo poi terminato in Piazza Frasconi.

Alle ore 11 di questa mattina l’amministrazione comunale di Genzano, i concittadini e l’associazione ANPI – sez. Salvatore Capogrossi hanno celebrato la Festa della Liberazione. La banda musicale è scesa dal palazzo del Comune seguita dal Sindaco Carlo Zoccolotti, la Presidente del Consiglio Patrizia Mancini, diversi assessori, i consiglieri comunali, i rappresentanti ANPI e i cittadini, con un corteo poi terminato in Piazza Frasconi.

Proprio il Primo Cittadino ha ricordato Tommaso Frasconi, definendolo un “caposaldo della Resistenza genzanese per la sua indefessa attività antifascista, il quale trovò la morte al confino”. Presenti anche i consiglieri di minoranza Flavio Gabbarini e Roberto Borri. Nella gremita piazza, sono germogliate parole di Libertà, Pace e Antifascismo, ritenuti i baluardi della Repubblica Italiana.

Carlo Zoccolotti ha ricordato che è la seconda volta, in veste di Sindaco, in cui officia tale ricorrenza nazionale: “Ho a lungo riflettuto sul significato di questa celebrazione, alla luce di quanto sta avvenendo non lontano da qui – ha esposto Zoccolotti, menzionando la situazione in Ucraina e la crisi umanitaria internazionale, con i cambiamenti mondiali che inevitabilmente riguarderanno anche l’Italia – […] Siamo abituati all’idea che la Pace sia la regola e non l’eccezione. […] Ne siamo abituati […] grazie al sacrificio di tanti che oggi celebriamo. […] È una fase di profondo cambiamento [… serve lo stimolo] di cercare di comprendere meglio, di indagare a fondo, […] riflettere su come le nostre generazioni, con le loro scelte in questi decenni, abbiano gestito l’[eredità] della Liberazione, di come l’abbiano saputa preservare”. Ha proseguito rimarcando l’importanza della Memoria, il dover ricordare il coraggio di Uomini e Donne e il loro ardore in modo tale che “lo spirito collettivo che animava la Resistenza e i loro atti eroici, gli ideali di Libertà e di Uguaglianza [ritornino] ogni qual volta siano in pericolo i valori su cui abbiano costruita la nostra Repubblica. […] Gli ideali che hanno animato la Resistenza, la Liberazione potranno ancora una volta guidarci nel percorso, per tornare a vivere pienamente e preservare la Libertà che amiamo e che i nostri partigiani ci hanno regalato anni fa. Grazie e buona Festa della Liberazione a tutti”.

Anche Adriano Carrieri, Presidente dell’ANPI di Genzano, ha parlato del conflitto internazionale: “Per la prima volta dopo tanti anni, celebriamo il 25 aprile, che per noi è l’anniversario della fine della Guerra, mentre è in corso un violento conflitto tra due nazioni. Come ANPI, la nostra solidarietà, ricordando benissimo gli effetti delle guerre sui civili, va innanzitutto alle due popolazioni vittime di questa guerra: quella ucraina, aggredita e violata nella propria terra, nelle proprie case, nelle proprie città; e quella russa, ormai da vent’anni soggetta anche contro la propria volontà all’autocrate Putin, e in questi giorni invece tutta indistintamente considerata come sua sostenitrice”.

Carrieri ha ribadito, come associazione, la condanna all’aggressione russa: “Difendendo le ragioni della Pace, e della risoluzione diplomatica del conflitto, non stiamo facendo altro che attenerci alla lezione che ci hanno dato gli stessi Partigiani e le stesse Partigiane: loro, che hanno conquistato la libertà con le armi, si sono al contempo rifiutati di imbracciare nuovamente un fucile nel dopoguerra, e hanno anzi voluto che il ripudio della guerra, sia come ʽstrumento di offesa alla libertà degli altri popoliʼ che come ʽmezzo di risoluzione delle controversie internazionaliʼ, venisse sancito tra i principi fondamentali della nostra Carta costituzionale. E dunque per questo non ci considereremo mai ʽputiniani d’Italiaʼ, come un simpatico giornalista ha avuto l’ardire di definirci”. Ha proseguito analizzando il sostegno che i Paesi europei hanno mostrato nei confronti dei rifugiati ucraini (non mancando, però, una critica per la mancata solidarietà mai manifestata nei confronti dei profughi dell’Africa, ponendosi il dubbio se ci siano motivazioni razziste in merito).

Carrieri è quindi ritornato nel suo discorso sul valore del 25 Aprile in Italia e spiegando come solo la Democrazia sia il miglior antidoto contro la Violenza: “Democrazia è rispetto di tutti i diritti, e di tutti, senza distinzione di età, sesso, religione, orientamento sessuale, opinioni politiche e personali” ovvero il rispetto dei Principi Fondamentali della Costituzione, che tuttavia, ha spiegato il Presidente ANPI, “nell’ultimo periodo l’Italia ha perso l’occasione di rispettare: la bocciatura del DDL Zan in Parlamento, la ricusa per i referendum sulle droghe leggere e sull’eutanasia, la politica della città di Roma in merito al rispetto ambientale, gli investimenti sempre minori per la Cultura e le Scuole, mentre al contrario aumentano le spese per le armi” (spiegando come un uomo come Sandro Pertini sarebbe stato assai contrario di fronte a questa scelta). In seguito, si è concentrato sulla situazione locale e ha citato lo scempio contro la targa ai Partigiani e alle Partigiane di pochi giorni fa a Rocca di Papa, chiarendo come tale episodio dimostri come nel Paese sia doveroso declinare ogni minimo accenno di sentimento fascista. Ha concluso con parole di speranza e con l’augurio che sia la Scuola a promuovere sempre più i giusti Valori, riconoscendo l’impegno di coloro che ancora credono negli ideali della Resistenza e ritenendo che, nel mondo, le persone buone siano la maggioranza: “Cittadine e cittadini di Genzano, da degni eredi delle partigiane e dei partigiani, non mi resta che salutarvi con un ʽal lavoro e alla lottaʼ, come si diceva un tempo! Al lavoro per un mondo migliore, e alla lotta che sarà ancora molto dura per ottenerlo! Buon 25 aprile, viva la Repubblica. Viva la Democrazia. Viva la Costituzione. Viva i Partigiani e le Partigiane”.

Conclusosi gli interventi, il Complesso Bandistico “Cav. M.Mecheri”  ha inondato la piazza con le note di “Bella Ciao”, accompagnata dagli applausi e dal canto dei presenti tutti. In precedenza la Banda aveva intonato il Silenzio, seguito poi dall’Inno di Mameli.

 

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