Un ragazzino in canottiera, felice e sorridente. Sta nascendo nel cuore della Garbatella, a piazza Michele da Carbonara, immersa negli storici lotti, il murales dedicato ad Alfredino Rampi, la cui morte colpi profondamente le coscienze del nostro paese. Sono passati oltre quarant’anni, era giugno del 1981, da quando quel povero piccolo di appena cadde in un pozzo artesiano a Vermicino, sotto Frascati, e vi restò imprigionato a morte.
Una tragedia ancora viva nelle menti di molti, che non può e non deve essere dimenticata. Anzi che va ricordata anno dopo anno. Anche per questo motivo, il murales su uno stabile garbatelliano assume un significato assai rilevante, e nasce da una iniziativa privata (ideata da Stella Liberato, residente del quartiere romano), dopo aver ricevuto i vari ok del centro Alfredo Rampi onlus, del Comune di Roma, del municipio e dell’Ater che gestisce le case popolari. Una opera bellissima, che dovrebbe essere ufficialmente inaugurata il prossimo mese di maggio.
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