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Mino Raiola dato per morto per la seconda volta in 4 mesi: ma è ancora vivo e…”incazzato”

Generico aprile 2022

Nuovo scivolone del giornalismo italiano, che per la seconda volta in pochi mesi ha dato per morto il re dei procuratori, Mino Raiola.

Poco prima delle 14 diverse agenzie hanno infatti “battuto” la morte del noto procuratore e diversi giornali nazionali hanno titolato del suo decesso ad appena 54 anni. Fino a che non è arrivato il messaggio Twitter di Alberto Zangrillo, primario dell’ospedale San Raffaele, dove Raiola è ricoverato. “Sono indignato dalle telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo”, ha scritto il nostro professore. 

Poco dopo ha smentito anche il braccio destro di Raiola, José Fortes Rodriguez, pur confermando la gravità del suo stato di salute: “Sta molto male, è in una brutta situazione ma non è morto”. “Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato. E’ la seconda volta in 4 mesi che mi uccidono. Sembra che sia anche in grado di resuscitare”: questo il messaggio postato sul profilo twitter ufficiale di Mino Raiola, che smentisce la notizia della sua morte.

Da Ibrahimovic a Robinho, da Pogba a Balotelli, da Lukaku a De Ligt, da Donnarumma a Verratti. Mino Raiola, per chi non lo conoscesse, è nato a Nocera Inferiore ed è cresciuto in Olanda, dove ha lavorato nella pizzeria di famiglia prima di intraprendere la carriera di procuratore sportivo.
Nel 2020 la rivista Forbes ha indicato il suo nome al quarto posto al mondo tra gli agenti internazionali in virtù di un fatturato da 84.7 milioni di dollari e con un giro di affari chiusi per un valore di 847.7 milioni. A Ibrahimovic disse: “Vuoi diventare il miglior calciatore al mondo o quello che guadagna di più?”.

Il 12 gennaio erano già trapelate indiscrezioni sulle sue condizioni di salute preoccupanti: era stato ricoverato e operato all`Ospedale “San Raffaele” di Milano per una patologia polmonare non legata a un’infezione da Covid. Il suo staff, però, si era affrettato a precisare che quelle cure a cui era stato sottoposto rientravano in un ciclo di controllo programmati da tempo.

Oggi, poi, l’annuncio del decesso, con tanto di trasmissioni radio ed approfondimenti sui vari siti nazionali. 

 

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