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Velletri – Intervista al Sindaco Orlando Pocci: “Ecco quanto fatto in questi anni…! Mi ricandiderò? Penso di si”

Il Primo cittadino veliterno, ribattezzato il "Sindaco dell'emergenza", non si è sottratto ad un punto della situazione rispetto ai primi 4 anni alla guida della città volsca

INAUGURAZIONE VIALE EUROPA VELLETRI

A latere dell’inaugurazione di viale Europa, ci siamo soffermati col Sindaco di Velletri, Orlando Pocci, che non si è sottratto ad alcune domande, finalizzate a fare il punto su alcuni aspetti della sua avventura amministrativa, giunta al quarto anno da Primo cittadino.

A causa del Covid-19 ha potuto seguire due sole Processioni della Madonna delle Grazie in quattro anni di mandato…sa che è la prima volta che succede ad un Sindaco di Velletri?

“E speriamo che sia l’ultima! Il Covid ci ha tolto tanto e ne stiamo ancora soffrendo, ma vedere così tanta gente in questi giorni di festa è stata una gioia che ha riscattato tanta fatica e scalfito, appena, il dolore per questi anni terribili nei quali siamo stati messi duramente alla prova”.

Cosa serberà di questa esperienza di Sindaco dell’emergenza?

“La comprensione delle cittadine e dei cittadini che hanno risposto con ordine e impegno alla sfida della pandemia, aiutandoci ad attuare al meglio le disposizioni governative e sanitarie ma anche a superare le paure dell’ignoto che avevano avvolto la nostra vita. Ringrazio la struttura tecnica del Comune e delle società partecipate che hanno risposto con professionalità e impegno, dimostrando sul campo il loro valore e qualità, innanzitutto umana. Purtroppo, non è ancora finita anzi stiamo assistendo a una staffetta di emergenza: dalla Pandemia alla Guerra. Temo che le ricadute economiche della crisi colpiranno ancora il reddito delle famiglie e delle imprese e questo mi preoccupa molto.

A tal proposito ricordo che è ancora aperto il bando numero sei per chiedere il buono spesa per quelle famiglie che non avevano avuto modo di presentare domanda nei precedenti avvisi o, peggio, che sono entrate nel vortice della precarietà e della povertà. Continueremo a fare la nostra parte vicino agli ultimi, un elemento che, da sempre, caratterizza le nostre amministrazioni e di questo sono orgoglioso.”

Ci troviamo in una stagione complessa, ma anche piena di opportunità come il PNRR e la nuova programmazione europea 2021-2027, cosa sta facendo il Comune di Velletri?

“Facciamo la nostra parte, rispondiamo ai bandi con i progetti che avevamo già disponibili perché centrali del programma di governo che invito a rileggere: avevamo già visto che il futuro della comunità passava per l’innovazione e la transizione. Pensavo con tempi più lunghi, il PNRR ci ha imposto un ritmo di marcia faticoso ma sfidante e sono certo che questa sarà la leva per migliorarci ancora di più.

Con i numerosi concorsi che abbiamo attivato, abbiamo già avviato un ricambio generazionale e stiamo immettendo qualità; faremo meglio anche con le risorse del PNRR che, com’è noto, detengono una quota da investire per l’assunzione di specialisti, soprattutto tecnici. I risultati si vedono, diversi progetti già finanziati come la Rigenerazione Urbana, con dieci milioni di euro, che interessa piazza Cairoli, il mercato coperto, il parcheggio nei pressi della Villa Comunale, il percorso pedonale rialzato e altre opere minori che cambieranno il volto della città.

E poi progetti sulle scuole, sull’innovazione digitale, sulle politiche sociali, sulle politiche giovanili, sulla cultura. Penso all’ex Mattatoio che sarà un hub per l’innovazione digitale, che saprà rispondere alle sfide del mercato per le imprese innovative e per la start-up che lì troveranno una sede qualificata”.

La critica che le viene mossa, dai suoi avversari, è quella di un certo immobilismo, di vivere alla giornata senza troppo clamore?

“Abbiamo appena aperto una strada nuova, viale Europa, che risolve una delle più gravi fratture urbanistiche di Velletri, una soluzione ricercata con il contributo di privati proprio nell’ottica voluta dalle nuove politiche di sviluppo che sono rivolte all’attrazione di investimenti sul proprio territorio. Ricordate il detto popolare: “chi non ha buone gambe…”, quello che cerchiamo di fare è rendere armonico il territorio costruendo opportunità per chi la sa cogliere; dunque, rivendico le operazioni della rotatoria di Santa Maria dell’Orto e della riqualificazione dell’area ex Coprovi come due successi dell’amministrazione. Quanti anni sono che se ne parlava? Adesso la viabilità, la qualità della vita e il valore degli immobili, in tutto il quadrante, sono migliori e questo grazie all’impegno e alla visione di sviluppo che stiamo dimostrando di avere, a dispetto delle poche voci critiche.

Sempre in tema di miglioramento del traffico cittadino ricordo piazza XX Settembre finalmente sistemata con una nuova rotatoria, anche in questo caso vi era una grande aspettativa da parte dei cittadini che abbiamo soddisfatto. La Torre del Trivio è tornata a splendere con un’illuminazione innovativa, che ne ha messo in evidenza i tratti architettonici. La fontana di piazza Cairoli è quasi completata e durante la Festa delle Camelie abbiamo aperto il cantiere per far vedere l’avanzamento dei lavori di restauro, tra poco zampillerà anche l’acqua. Una scommessa, questa, alla quale nessuno aveva puntato eppure è una realtà sotto gli occhi di tutti.

Alla Palestra Polivalente, completamente ristrutturata, manca solo il parquet e la struttura sarà restituita alle ragazze e ai ragazzi per fare attività sportiva. Un capitolo a parte sarebbe da dedicarlo alle scuole, tutte messe in sicurezza con lavori straordinari; solo per citare i maggiori interventi ricordo la scuola media Andrea Velletrano, ben visibile per chi arriva in città con la nuova facciata artistica che è solo la parte visibile del grande lavoro di restauro che è stato realizzato. Alla scuola di Casale proprio in questi giorni inaugureremo i nuovi locali didattici: anche questo intervento era atteso da anni e segue la bonifica dello spazio esterno che ha restituito alle bambine e i bambini uno spazio importante per le loro attività all’aperto.

Aggiungo una capillare opera di manutenzione stradale: abbiamo sistemato decine di chilometri di strade sul vasto territorio comunale, la viabilità urbana è praticamente stata rinnovata nelle sue dorsali principali. Un lavoro che continueremo, visto che sul nuovo bilancio abbiamo previsto altri interventi. I parchi pubblici hanno un nuovo volto: i Giardini Matteo Demenego (viale Marconi) e Santa Maria dell’Orto sono sempre affollati di bambine e bambini che con le loro famiglie hanno ritrovato gli spazi pubblici. Prossimamente rinnoveremo anche la Villa Comunale, mentre stiamo già realizzando il Giardino d’inverno presso la Casa delle Culture e della Musica, uno spazio affascinante che arricchisce la già qualificata offerta della struttura e sarà dedicato proprio alla cultura.

Sono inoltre terminati i lavori anche per l’apertura del Centro antiviolenza, situato in via della Neve, che rappresenta una risposta alla domanda di prevenzione, che si leva alta. Infine, è di qualche giorno la notizia che siamo stati ammessi a finanziamento con il progetto Generazioni Digitali:, con il bando nazionale Fermenti in Comune saranno creati luoghi attivi per i giovani a Villa Bernabei: una sala studio per la musica, uno spazio per l’orientamento universitario e per il lavoro, un orto didattico. Questo risultato è ulteriore motivo di orgoglio poiché ci siamo classificati al ventesimo posto tra i Comuni medi italiani che avevano presentato oltre cinquecento progetti. Se questo è immobilismo…”.

La campana dell’ultimo anno è suonata e già si respira aria di campagna elettorale. Si sta preparando per un secondo mandato?

“Per adesso penso a governare, il mio mandato scade nel 2023 e ho ancora molte cose da avviare e da progettare; una base per un futuro programma di coalizione che partirà esattamente da dove saremo arrivati. Confermo che la prospettiva è quella di ribadire la formula che ha caratterizzato questa consiliatura, nella quale abbiamo delineato un modello di governo locale che si è adattato alla squadra, ha superato i personalismi e che riproporrò ancora. Per il secondo mandato decideranno i cittadini, se la domanda è sulla mia candidatura: penso di sì!”.

Il suo Partito Democratico ha avviato una fase di cambiamenti: un segretario giovane e una buona compagine dei Giovani Democratici lasciano ben sperare?

“Il Pd si è sempre rinnovato, fa scelte collegiali, si misura con le idee e sceglie la nuova classe dirigente con le regole proprie della democrazia. Il giovane Gabriele Cimmino è un segretario emerso dall’impegno e dalla passione politica, lo aiuteremo con la nostra esperienza facendo leva sulla sua autonomia. Talvolta si vuole complicare un ragionamento che è semplice per sua natura: ci si confronta, si sceglie e poi si è leali. Certo si fa un gran parlare delle nostre dinamiche ma questo lo abbiamo imparato e dunque non prestiamo molto ascolto, dimostriamo con i fatti che sappiamo cambiare e guardare al futuro, continueremo a farlo. Nell’ultimo congresso dei Giovani democratici sono rimasto affascinato nel vedere ragazze e ragazzi discutere di politica, senza pregiudizi e con spirito costruttivo. Davvero un bel segnale”.

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