Cultura

Genzano, al cinema multisala Cynthianum il regista Luigi Pane ha presentato il film “Un mondo in più”

Nel pomeriggio di ieri, presso il cinema multisala Cynthianum di Genzano, è stato presentato il film indipendente “Un mondo in più”, opera prima del regista Luigi Pane che era presente in sala.

L’evento – che rientra nelle rassegne cinematografiche del martedì – ha visto la presenza di un cospicuo pubblico, il quale, accolto dall’atmosfera familiare del cinema genzanese è entrato in sala felice di poter assistere ad un film di nicchia che riesce a coinvolgere ed emozionare. La conduzione dell’evento, come altre volte, è stata affidata a Paolo Leone, giornalista e appassionato di cinema e teatro che con maestria ha raccontato il film per poi lasciare la parola proprio al regista Luigi Pane.

“Il film ‘un mondo in più’ è un racconto realistico ed emozionante di una storia di convivenza e razzismo realizzato in un background tipico del genere crime e di quello d’autore con una cornice semantica e temporale della prima pandemia da Covid-19. La scelta del periodo non è stata casuale, ma frutto di una precisa scelta stilistica fortemente ragionata e voluta da me e il mio team con l’obiettivo di rimanere ancorato in un periodo difficile, ma importantissimo per la vita di tutti noi” ha raccontato il regista.

Il film “Un mondo in più” racconta la primavera e l’estate 2020 proprio nel cuore della prima ondata di Covid-19 in cui Diego – il giovane protagonista di questo racconto – ha 18 anni, è napoletano e il suo nome è un omaggio al grandissimo Diego Armando Maradona, idolo di un’intera generazione, ma soprattutto di suo padre Franco interpretato da un meraviglioso Francesco Di Leva, celebre attore teatrale che – in questo film – racconta un uomo segnato dalla vita e attaccato a dei valori difficili.

“Sono tanti i parallelismi cinematografici presenti all’intero del film, in particolare il concetto del “filo rosso” ripresa dalla celebre opera del  Maestro Pasolini, ma anche il riferimento stilistico del mare in tempesta nei momenti difficile e calmo nei momenti felici e speriamo che i nostri spettatori riescano a cogliere questi significati nascosti, ma fondamentali del film” ha ripreso Luigi Pane.

Il film non ha un “happy ending” e questo processo creativo riprende l’obiettivo cardine: raccontare la vita reale.

“La vita” come ha dichiarato lo stesso Francesco Di Leva intervenuto in videocall “non è fatta solo di momenti felici, di vittorie, ma anche di sconforto, sconfitte e perdite. Raccontare una storia vera è difficile, ma da maggiori soddisfazioni. Anche il tema delle mascherine, come diceva giustamente Luigi, è stato un punto interessante di analisi e noi – nel nostro piccolo – non potevamo ignorare un fattore che ha sconvolto le nostre vite e quindi abbiamo deciso di inserirle all’interno del film a 360°” ha concluso il noto attore.

“Un mondo in più” è un racconto puro, vero, sincero che al cinema riesce a dare il meglio di sè e coinvolge il pubblico. Nonostante il blocco del Covid e la poca distribuzione – trattandosi di un film indipendente – sta avendo molto successo. Il film, realizzato con i fondi della Regione Lazio e del Miur è inoltre in lista per entrare all’interno del circuito delle scuole che – viste le tematiche – potrebbe aiutare i ragazzi ad affrontare i piccoli e grandi problemi della vita.

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