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Rocca di Papa – Le ex operatrici lanciano un appello per salvare l’associazione Aurora 2000

A seguito del nostro articolo pubblicato nella giornata di ieri, nel quale lanciavamo l’allarme sulle sorti dell’Associazione Aurora 2000 di Rocca di Papa, che da circa 40 anni si occupa di ragazzi disabili, le ex operatrici Raffaella Taggi (anche coordinatrice), Silvia Mirandola, Valentina Corda, Mariangela Cimini, Alessandra Gatti e Serena Silvestrini hanno voluto rimarcare in una lettera il ruolo svolto sul territorio dall’associazione lanciando al contempo un appello alle istituzioni.

“L’Aurora era Rocca di Papa e Rocca di Papa era l’ Aurora. Siamo il Gruppo di donne che insieme ad Ambra e alle Istituzioni di Rocca abbiamo creato e sostenuto il progetto Aurora 2000 che per anni è stato il fiore all’ occhiello di tutto il paese. Per giusta regola sottolineamo che non siamo le socie fondatrici, bensì quelle che seguivano e vivevano con i ragazzi ed Ambra tutto il giorno, condividendo spazi e tempi fatti di valori e pragmatismo che hanno scandito e tracciato una vera e propria terza via rispetto all’ intervento sulla disabilità.

Scegliemmo in maniera decisa regole e autonomia, educazione ferrea e divertimento puro. Volendo così dare loro la possibilità di vivere la vita esattamente come i loro coetanei. Siamo stati tra i primi a scegliere l’ equitazione come disciplina affinché nelle gare si misurassero con la vittoria e con la sconfitta. Siamo stati i primi a scegliere i balli di gruppo, anche i più difficili, per divertirsi e coordinarsi tra ritmo e difficoltà. Siamo stati i primi a fare scuola di canto perché a squarciagola potessero esprimere ogni sentimento. Siamo stati i primi a scegliere il teatro ed esportare opere come Rugantino e portarlo perfino nei migliori teatri di Roma. Siamo stati pionieri nel scegliere la Radio come mezzo di espressione e di denuncia  la prima trasmissione integrata di Roma.

Siamo stati i primi a non creare colonie estive, ma vacanze in Albergo, raggiunto spesso con treno, aliscafo, nave, con tutte le difficoltà possibili ma quanto divertimento. Siamo stati i primi a fare spagnolo, mostre di quadri, balli in piazza per tutti, ginnastica, spesa, banca , posta in autonomia. Siamo stati i primi ad usufruire dei ragazzi del Servizio Civile Nazionale e di coloro che dovevano recuperare o assolvere i servizi Sociali con una collaborazione proficua con il Tribunale dei minori, dando la possibilità agli uni e agli di stimolarsi a vicenda e crescere nel bene.

Abbiamo fatto questo elenco per ricordare a tutti cosa era Rocca di Papa, un tessuto sociale straordinario che incompetenza e non conoscenza hanno disintegrato. Noi siamo pronte a sostenere l’ Aurora nuovamente e gratuitamente. Siamo altresì convinte che le iniziative di beneficenza, fatte e proposte di cuore sicuramente, non sono la soluzione. Pertanto auspichiamo e chiediamo alle Istituzioni Comunali e Regionali una soluzione strutturale che abbia una visione programmatica. Lo dobbiamo ad Ambra, lo dobbiamo a Rocca di Papa”.

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