L’inceneritore di Roncigliano l’altro ieri, la discarica di Albano Laziale ieri, il termovalorizzatore di Roma oggi. C’è sempre da combattere ai Castelli Romani sul fronte rifiuti, e le associazioni territoriali si riorganizzano per esprimere contrarietà verso l’attuale gestione rifiuti, messa in campo dal sindaco Gualtieri e dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Come detto, oggetto del contendere è in queste settimane il progetto di realizzazione del termovalorizzatore, annunciato dal Campidoglio, che rumors e stampa hanno anticipato potrebbe sorgere nella zona di Santa Palomba, territorio romano a due passi da Pomezia, Ardea e Albano Laziale. Sia chiaro, nessuna ufficialità al momento sul luogo di costruzione dell’impianto, ma amministrazioni locali e comitati cittadini intanto mettono le mani avanti e dicono “no” ad una eventuale localizzazione a Santa Palomba.
Queste, ad esempio, le parole di Amadio Malizia, presidente della associazione Salute e Ambiente di Albano Laziale: “La costruzione di un mega-inceneritore bruciarifiuti, preannunciata dal sindaco Gualtieri, ci lascia sbigottiti: l’inceneritore non risolve il problema dei rifiuti della Capitale ma lo amplifica, visto che per funzionare quell’impianto consumerà tanta acqua necessaria a raffreddarlo (in un’epoca in cui non piove più!), tanto metano e carbone per mantenere le altissime temperature della camera di combustione e in più produrrà tante ceneri e filtri industriali, ossia rifiuti speciali da smaltire in apposite discariche”. Malizia incalza ancora: “Ma siamo ancor più sbigottiti dalla superficialità con cui molti politici pretendono, almeno a parole, di volersi contrapporre a questo impianto visto che, ancora oggi, non si sa di preciso nemmeno qual è il terreno prescelto su cui realizzarlo. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a tavoli politici e a conseguenti annunci roboanti di presunte proteste, specie da parte di consiglieri regionali che già sono evidentemente in corsa per le elezioni 2023”
“Ma il primo punto da cui partire, a nostro avviso, riguarda proprio il terreno che il comune di Roma sta per comprare, la trattativa è in corso da settimane, per realizzarvi l’inceneritore. Tale notizia è stata diffusa, con tanto di dettagli, sul quotidiano La Repubblica di ieri 9 maggio. Quale è di preciso questo terreno? Chi è il proprietario del terreno con cui l’Amministrazione capitolina è in trattativa? A che punto è la compravendita? Nessuno ha ancora risposto a tali elementari domande. Speriamo – chiosa il presidente Malizia – che presto tali informazioni preziose diventino di dominio pubblico”.
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