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Albano, rifiuti ed economia circolare al centro della “Circular Economy Week” di ANCI

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L’Anci Lazio ha scelto Albano per ospitare l’evento “Circular Economy Week”. Il tema al centro del confronto è l’economia circolare, partendo dal lavoro compiuto dalla città castellana per il miglioramento progressivo della gestione dei rifiuti organici e alle opportunità e prospettive sul tema del riuso.

“La nostra città sul tema non è seconda a nessuno in Italia – dichiara Maurizio Sementilli, assessore alla Gestione dei Rifiuti di Albano -. Abbiamo (dati Anci) la TARI tra le più basse in Italia e una produzione di rifiuti pro capite pari a 150 kg l’anno contro una media europea di 200 kg annui. Grazie al lavoro fatto in questi anni siamo riusciti a raggiungere l’80% di raccolta differenziata, con un indice di purezza della frazione organica che non è mai scesa sotto il 98,6%. L’applicazione della TARIP domestica non ha causato la riduzione della raccolta differenziata, ma continuiamo a lavorare per migliorare il servizio, attraverso un progetto di ottimizzazione sulle ore di servizio degli operatori, per creare un’economia di scala nell’integrazione dei servizi”.

“Siamo pienamente inseriti e protagonisti di due progetti europei su tema e appena sottoscritti, denominati SCALIBUR – ‘Tecnologie Scalabili per il recupero dei rifiuti organici’ e HOOP – ‘Hub di città circolari per potenziare gli investimenti per la valorizzazione dei rifiuti urbani organici e delle acque reflue’. Risultati straordinari, frutto di una programmazione ormai decennale e dell’impegno dei nostri concittadini, giustamente orgogliosi di questi risultati”.

Il sindaco di Albano Massimiliano Borelli, all’apertura dei lavori, non ha certo evitato il tema del giorno, ossia la scelta di Roma di costruire un termovalorizzatore, probabilmente alle porte di Albano.

“Ormai sono mesi, quasi un anno, che il nostro territorio è balzato agli onori della cronaca più per il discorso della riapertura della discarica di Roncigliano che non per le nostre buone pratiche messe in campo, ormai da decenni basate sui principi, europei e anche delle disposizioni regionali, ossia il riutilizzo, la riconversione e il recupero – ha aggiunto Borelli -. La beffa è stata quindi la scelta di riaprire la discarica per sotterrare i rifiuti. Scelta sbagliata che abbiamo contrastato in ogni modo lecito. Come è sbagliata l’altra scorciatoia, quella di bruciare i rifiuti. Una scelta priva di un dibattito con i cittadini e i territori interessati. Perché se costruisci un impianto non al centro della tua città ma al confine estremo, andrebbe comunque aperto un dialogo. Perché subire le scelte altrui, non è mai cosa gradita!”.

“Siamo di nuovo dentro l’arroganza capitale. Di fronte alle esigenze (comprensibili, visto il nulla fatto negli anni) della Città Eterna si cambia idea e si scommette sull’usato sicuro. Percorso apparentemente più facile, ma che è la negazione dello sviluppo sostenibile, della riduzione dei consumi e del faticoso percorso culturale per far diventare i cittadini protagonisti del cambiamento del loro territorio. Aspetto ancora che qualcuno formalmente si faccia vivo e si apra al confronto. Oggi non possiamo far altro che ribadire la nostra assoluta contrarietà a operazioni ‘monstre’, soprattutto se fatte sotto casa nostra. Se la giustificazione corrente è ‘Va fatto! Le nuove tecnologie garantiscono che gli impianti non sono nocivi…’, allora perché non vengono realizzati all’interno del centro urbano? Che ne so, Tor Cervara o Trionfale per esempio. Nel frattempo, noi lavoriamo con i nostri uffici, gli operatori della nostra azienda (pubblica) per migliorare e migliorarci” ha concluso il Sindaco Borelli.

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