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Ciampino, Porchetta su Legge Regionale rifiuti urbani: “Quale futuro per servizio e posti di lavoro?”

Alessandro Porchetta

“Il Consiglio regionale inizierà la settimana prossima l’esame della proposta di legge della Giunta regionale sulla disciplina degli enti ATO per la gestione dei rifiuti urbani, come strumento di attuazione del Piano Regionale Gestione Rifiuti”. Lo ricorda, in una nota stampa, il candidato a sindaco di Ciampino Alessandro Porchetta.

“Il modello che si prefigura per la futura gestione del ciclo dei rifiuti nel Lazio – spiega Porchetta – ricalca quello sulla gestione del Servizio Idrico Integrato, con un forte accentramento nelle mani di grandi operatori del mercato che si aggiudicheranno il servizio di gestione dei rifiuti degli ATO, coincidenti con i territori provinciali e della Città Metropolitana di Roma Capitale”.

“Ancora una volta, in barba al risultato referendario del 2011, e anticipando il nefasto DDL Concorrenza al voto in questi giorni, i servizi pubblici locali rischiano di venire affidati al mercato e sottratti alla gestione e al controllo dei Comuni. Immaginiamo cosa vuol dire questo per il territorio dell’ente di gestione dell’ambito territoriale della Città Metropolitana di Roma (EGATO). La futura società che si aggiudicherà la gara di affidamento dovrà organizzare il servizio di raccolta, conferimento e trattamento dei rifiuti, in 121 comuni, compresa Roma Capitale, per circa 4 milioni di abitanti”.

“Come già successo in ambito ‘acqua’ – continua -, si potrà verificare facilmente che verranno privilegiati soggetti gestori facendoli convergere in grandi operatori del mercato che, anche laddove risultino a capitale pubblico, non riescono a far coincidere gli utili con l’aumento di capitali, a vantaggio di efficacia ed efficienza dei servizi, e di conseguenza con la tutela dei lavoratori, nonché con la vivibilità dei territori e la sostenibilità”.

“È fin troppo facile prevedere come l’interesse del privato si concentrerà sulla filiera più remunerativa del ciclo, con la realizzazione di grandi impianti di trattamento, sacrificando i servizi di pulizia e raccolta, soprattutto nelle aree interne e nei comuni più piccoli, che pagheranno al pari degli altri i costi di gestione e tariffa. Così, ancora una volta, si passerebbe sopra le diverse esigenze delle comunità, ignorando situazioni ambientali e territoriali specifiche per massimizzare i profitti e socializzare le perdite, che sicuramente non mancheranno”.

“Infine – conclude Porchetta -, cosa succederà ai lavoratori delle società pubbliche partecipate che attualmente svolgono il servizio di gestione in molti comuni, coma accade a Ciampino? Andranno a casa? Sarebbe il caso che la maggioranza che governa la Regione facesse piena chiarezza sulle reali intenzioni di questa riforma e, soprattutto, dicesse ai cittadini e ai lavoratori quale futuro li attende. Che ne pensano il PD e il M5S locali che si trovano, anche a Ciampino, nella stessa coalizione? Noi nelle prossime settimane informeremo i cittadini e i lavoratori di Ambi.en.te. sull’evoluzione di questa grave situazione”.

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