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Ciampino – Campo via Cagliari, è scontro PD-Ballico sul project financing

Continuano le schermaglie social tra i candidati a sindaco di Ciampino. La coalizione a sostegno di Emanuela Colella ha infatti attaccato duramente il project financing del centro sportivo di via Cagliari pensato dall’amministrazione Ballico, definendolo “più che una valorizzazione, una privatizzazione selvaggia di questo pezzo importantissimo del patrimonio di tutti i ciampinesi”.

“Perché non viene detto agli elettori – hanno aggiunto le liste che supportano Emanuela Colella – che negli uffici del Servizio Vigilanza dell’Autorità Nazionale Anticorruzione c’è un fascicolo aperto su questo project, così come per quello della Cantina Sociale? Del resto, con l’ANAC, la passata amministrazione ha già sbattuto due volte contro un muro: per la nomina ‘urgente’ al vertice di Ambi.En.Te. S.p.A. e per il progetto ‘gratuito e spontaneo’ con cui si voleva privatizzare anche Parco Aldo Moro. Noi siamo ottimisti, non c’è due senza tre”.

“Il PD, in agonia, annaspa faticosamente in un maldestro tentativo di scopiazzare o screditare i progetti e le idee che abbiamo messo in campo per Ciampino – è la replica di Daniela Ballico -. I paladini dei ‘toni civili’ e della ‘campagna elettorale corretta’ ora mostrano la loro vera faccia, fatta di bugie, di menzogne e di pura cattiveria. Sanno che stanno perdendo le elezioni e iniziano a giocare sporco. Stiamo valutando se intraprendere azioni specifiche per tutelare la nostra immagine da questa indegna classe politica, che ha fatto il suo tempo e che deve mettersi in testa che Ciampino non è più loro prigioniera”.

“Non ci risulta – aggiunge Daniela Ballico – nessuna procedura da parte di ANAC al Comune di Ciampino, e non ci risulta che il Comune abbia dato seguito alla proposta protocollata. Dunque l’ANAC su cosa avrebbe dovuto aprire un fascicolo? Siamo certi che l’ANAC, ente terzo e imparziale, non possa avere tra i suoi dipendenti suggeritori del PD, e riteniamo inaccettabile usare questo organo di garanzia per fare campagna elettorale”.

“Il PD, invece di puntare il dito contro la Luna, dovrebbe fermarsi e, invece di scomodare l’ANAC, spiegare ai cittadini di Ciampino:
– Come sono stati spesi 15 milioni di euro per trasformare le ex cantine sociali in un cantiere abbandonato?
– Come hanno fatto a gettare due aziende municipalizzate sull’orlo del fallimento?
– Come mai il campo di Via Cagliari è così degradato che i giocatori si devono cambiare a casa, non potendo usare bagni e spogliatoi?
– Come avete fatto a lasciare debiti ovunque, far arricchire i privati cementificando ovunque, candidando, ancora oggi, costruttori proprietari di centinaia di appartamenti e negozi, mogli e figli di presidenti di cooperative?
Domande a cui il PD si vede bene dal dare risposte”.

“Per quanto concerne il project financing – va avanti l’ex sindaca, spiace constatare l’ignoranza del PD nelle più comuni procedure amministrative, ma non che ci si aspetti molto da chi ha sempre gestito tutto in un certo modo. Nessuna privatizzazione selvaggia, noi non stiamo mica regalando l’IGDO ai privati a 89 euro al metro quadro, quella è una LORO specialità. Noi ci vogliamo limitare a coinvolgere i privati nella riqualificazione dei beni pubblici, che restano pubblici e che vengono solamente gestiti dai privati per alcuni anni, sulla base degli investimenti effettuati. A Ciampino è finita l’epoca dei costruttori e dei palazzinari che mettevano i loro galoppini al comando amministrativo della città per poter continuare a cementificare e svilire un territorio tra i più densamente popolati d’Europa”.

“Comprendo bene – conclude la candidata sindaco di centrodestra – la terribile situazione in cui abbiamo gettato il PD di Ciampino, messo con le spalle al muro in soli due anni in cui abbiamo dimostrato come si possa e si debba governare bene una città. In due anni abbiamo distrutto le certezze di una combriccola di persone convinte che Ciampino sarebbe stata per sempre il loro feudo. Il risveglio è stato traumatico, e il 12 giugno lo sarà ancor di più scoprire che i cittadini di Ciampino non credono più alle loro bugie”.

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