“L’AVIS Comunale Ciampino opera nel territorio della nostra città da 39 anni, è un presidio sanitario, uno dei pochissimi punti di raccolta sangue fissi autorizzati dalla Regione Lazio. Con oltre 1.000 soci donatori, raccogliamo circa 1.000 sacche di sangue ogni anno. Nonostante la storicità e l’importanza del lavoro svolto, il rapporto con le amministrazioni che si sono succedute alla guida della città è sempre stato carente, praticamente inesistente”.
Inizia così l’AVIS comunale di Ciampino la sua missiva indirizzata ai 4 candidati a sindaco della cittadina alle porte della Capitale che torna al voto il prossimo 12 giugno.
“Il Consiglio direttivo dell’associazione si augura che con la prossima amministrazione si possa, finalmente, avviare una proficua collaborazione” scrive ancora il direttivo, che mette nero su bianco le principali questioni determinanti per l’attività di raccolta del sangue: “Il rinnovo del contratto d’affitto scaduto nel 2020 e pagato regolarmente, la stipula di un protocollo d’intesa tra AVIS comunale Ciampino e Città di Ciampino, sulla base di quello siglato tra ANCI e AVIS nazionale, la possibilità di installare un’insegna fissa su viale del Lavoro per dare visibilità all’ingresso del centro raccolta e parcheggi presso l’unità di raccolta”.
E ancora, su questo specifico aspetto dei parcheggi l’AVIS richiede una “delimitazione degli spazi per donatori e personale sanitario nelle giornate di raccolta sangue e la gratuità per donatori e personale”.
La lettera, che oltre ad avanzare puntuali richieste programmatiche lancia la proposta di avviare finalmente un dialogo ricco e costante, sarà indirizzata a tutti i candidati: Daniela Ballico (FdI), Emanuela Colella (PD), Massimiliano Grasso (Italia Viva) e Alessandro Porchetta (liste civiche).
(Agenzia di stampa DIRE)
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