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Velletri, “4 mini impianti di Comunità per risolvere il problema del rifiuto umido”: parla Fabio Taddei (Comitato Tutela Ambiente e Salute)

Generico maggio 2022

Era stata la soluzione finale cui era giunta l’apposita Commissione sui rifiuti, presieduta nella precedente consiliatura da Giorgio Greci, e torna ad essere oggi la soluzione migliore anche a detta del Comitato Tutela Ambiente e Salute Velletri. Parliamo del Compostaggio di Comunità, quello che il Presidente Fabio Taddei ha individuato insieme a tutto il Comitato come “soluzione alternativa per il trattamento del rifiuto umido a Velletri”.

“I cittadini di Velletri – premette Taddei – oltre ad una salatissima TARI, scontano anche il possibile rischio di subire in aggiunta la presenza di un inquinante mega impianto industriale. La totale assenza di impianti e/o sistemi di compostaggio di prossimità e di comunità sommata alle scelte dettate dalla politica orientate alla costruzione grandi impianti sono le cause principali di questa situazione. Un territorio come il nostro con un ampia e ricca campagna potrebbe rendersi indipendente dal problema della Forsu (frazione organica rifiuti solidi urbani), attivando una filiera corta di prossimità in grado di chiudere il ciclo sul territorio stesso, coinvolgendo le numerose aziende agricole nostrane, che possono trarre un enorme beneficio dall’utilizzo del compost di alta qualità che si genererebbe con il sistema di compostaggio di prossimità e di comunità”.

Taddei Comitato Salute

“Noi del Comitato Tutela Ambiente e Salute Velletri – evidenzia il Presidente, Fabio Taddei – riteniamo il legame agricoltura-ambiente, fondamentale per un nuovo e sostenibile sistema per il trattamento della Forsu. Per le circa 5.000 tonnellate annue di Forsu prodotte a Velletri basterebbero 4 mini impianti meccanizzati da meno di 1.000 tonnellate cadauno, dislocati in varie zone del territorio comunale per risolvere il problema”.

Sosteniamo l’Amministrazione comunale nell’avvalersi dei finanziamenti regionali stanziati proprio per l’avvio del compostaggio di comunità da localizzare in zone limitrofe al centro urbano o nella primissima periferia come per sono esempio il mercatino di Rioli, l’isola ecologica di Via Troncavia o qualche scuola a tempo pieno. Perché subire svantaggi quando potremmo ottenere vantaggi? Il nostro comitato si fa promotore per la divulgazione di queste informazioni nella speranza che i cittadini le acquisiscano e siano parte in causa di un processo che li riguarda cosi da vicino”, conclude Taddei.

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