POLITICA

Velletri – Per il Sindaco Pocci i conti tornano: “Lasceremo una situazione migliore di quella trovata”

Orlando Pocci e Sergio Andreozzi Velletri

Nei giorni scorsi presso l’aula consiliare del Comune di Velletri si è proceduto al licenziamento di punti nodali per la tenuta economico finanziaria delle casse comunali, a partire dall’approvazione delle nuove tariffe Imu, Irpef e Tari, per poi passare al Bilancio di Previsione Finanziario, al Programma Triennale delle Opere pubblica 2022-2024 e, infine, al Documento Unico di Programmazione. Il tutto ha fatto da preludio, qualche giorno più tardi,  all’approvazione del Rendiconto di Gestione, il bilancio consuntivo 2021.

Scadenze cruciali, nella gestione politico amministrativa del Comune di Velletri, orfano dell’Assessora al Bilancio Romina Trenta, che è stata ricordata da Chiara Ercoli, non senza commozione, in apertura di seduta (LEGGI QUI).

Bocciati, uno dopo l’altro, gli emendamenti portati dall’opposizione (oltre 100 quelli presentati dalla Lega del capogruppo Giorgio Greci), che ha provato, invano, a chiedere un abbassamento dell’imposizione fiscale.

Orlando Pocci e Sergio Andreozzi Velletri

E’ toccato al Sindaco Orlando Pocci (che ha evidenziato come le deleghe di Romina Trenta non verranno riassegnate da qui alla fine della consiliatura, ndr), motivare il “no” alla riduzione della pressione fiscale. “Abbiamo già fatto uno sforzo enorme a rimanere con le stesse tariffe – ha premesso il Primo cittadino -. I programmi elettorali – ha aggiunto – si scrivono sotto una contingenza diversa, ma noi, nonostante tutto quello che è accaduto (con chiaro riferimento all’emergenza Covid prima e al conflitto bellico in Ucraina poi, ndr) stiamo vicini ai cittadini anche coi buoni spesa e stiamo cercando di mantenere una situazione di ordine pubblico, con un’attenzione massima ai conti”.

Passando poi all’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, Pocci ha fatto un chiaro riferimento ai fondi del PNRR, definiti dai banchi dell’opposizione una vera e proprio manna dal cielo. “Gli interventi legati al PNRR – ha svelato – partiranno da settembre 2023 e si concluderanno nel 2026, con la rendicontazione. Il PNRR ha aiutato, certo – ha ammesso Pocci -, come anche gli interventi nelle scuole, grazie alla pandemia, ci hanno consentito di avere fondi extra, che ci hanno permesso di fare interventi importantissimi. Tra questi la riqualificazione ed efficientamento energetico scuola dell’infanzia San Giuseppe, scuola Andrea Velletrano, Colle Palazzo e Casale, adeguamento normativa antincendio scuola Tevola, Marcelli, Cardinali, De Rossi, e opere complementari scuola di Colle Carciano”. 

Il Sindaco si è poi soffermato sulla situazione del commercio cittadino e ha replicato a chi ha “declassato” Velletri nel ruolo di città dei supermercati. “Fatemi togliere un sassolino: ci siamo trovati un PRG che prevedeva aree commerciali a destinazione commerciale nell’immediata periferia, dove oggi sorgono i supermercati”. Pocci ha infine svelato l’intenzione di portare in Consiglio, entro dicembre, il tema delle ZTO, le Zone Territoriali Omogenee, quelle in cui viene suddiviso un territorio comunale, nell’ambito della cosiddetta zonizzazione (ogni zona presenta dei limiti diversi che vincolano ogni tipo di intervento in tale area, ndr). “Lo scopo – ha dichiarato Orlando Pocci, che nelle precedenti Giunte è stato assessore all’urbanistica – è quello di capire come recuperare le aree dismesse e capire cosa fare del centro storico, dove ogni giorno girano almeno 6 furgoni di Amazon”.

Poi, da parte del Sindaco di Velletri, un sussulto di orgoglio: “Guardate i bilanci degli altri Comuni, guardate come stanno! Ringrazio la maggioranza perché non mi ha mai fatto fare voli pindarici, andando oltre le nostre possibilità. Guardiamoci intorno constato che siamo fortunati, perché abbiamo un bilancio positivo e questo ci inorgoglisce. Quanto al mutuo (acceso per rifare diversi chilometri di strade), potevamo prosciugare l’avanzo di amministrazione che si avvicina a 3 milioni e mezzo di euro, ma abbiamo evitato di farlo per tenere i conti apposto. Le cose si stanno facendo, forse con poca enfasi e con poca comunicazione, ma se fai il Sindaco a tempo pieno sai quando sali le scale e non sai quando le scendi e io sono 10 giorni che non dormo”, ha aggiunto Pocci, ribadendo che “non si tratta di un bilancio di propaganda elettorale, ma lasceremo all’amministrazione successiva una situazione migliore di quella trovata”.

Tornando poi alla situazione del commercio, il Primo cittadino veliterno ha dichiarato che “il bilancio, tra aperture e chiusure, grazie a Dio è ancora positivo. E’ comunque chiaro che Velletri va trasformandosi e si va in un’altra direzione, e nel programma elettorale metteremo a punto una nuova idea di città”.

Riprendendo la parola il Sindaco non ha poi mancato di replicare a tono alle critiche giunte dai banchi della minoranza: “Dipingete una città che non è la nostra città, sporca e senza sicurezza! Ma dove sta? Ringrazio anzi la Volsca Ambiente e la Polizia Locale che, nonostante un organico ridotto all’osso, si impegna a fare l’impossibile. Grazie a questa Amministrazione – ha poi aggiunto annunciando le nuove assunzioni – abbiamo portato a termine i concorsi, dove è prevalso il merito”.

Poi, tutta una serie di considerazioni, che hanno però messo a nudo alcune difficoltà di movimento, nell’incidere su alcune tematiche obiettivamente spinose: “Cosa può fare l’Amministrazione per l’agricoltura? Fatemelo capire! Poco c’entrano i Comuni, come poco c’entrano, purtroppo, sulla Sanità, al di là dei sindaci più bravi di me che si sarebbe incatenati alle colonne”, ha dichiarato con sarcasmo. “Io ho votato il trasferimento del reparto di Urologia, in base al documento programmatico che, probabilmente, oggi non rivoterei, ma poco sarebbe cambiato. Avrei fatto più bella figura? Forse si, ma poco sarebbe cambiato, visto che Urologia sarebbe andata comunque al NOC! Non ho venduto l’Ospedale a nessuno, perchè fa parte della programmazione regionale ed è bene ribadirlo, una volta per tutte”.

Poi un’ammissione di impotenza anche di fronte alle sorti del commercio: “Sono commerciante da 4 generazioni e so quali sono le difficoltà. Ma come interveniamo? Fatemi capire! Che diamo milioni di euro ai commercianti per sostenerli? Non siamo un’ente di beneficenza! Amministriamo soldi dei cittadini per dare servizi. Passiamo alla cultura: il Teatro Tognazzi chiude? Cosa può fare l’Amministrazione per evitarlo? Lo rileviamo con 3 milioni di euro? I locali del corso e il Fiamma li compriamo noi? Compriamo tutti i locali? Io non sono in grado, la mia storia finisce tra 365 giorni e da lì faremo campagna elettorale, in cui ognuno racconterà la sua e i cittadini decideranno. Non voglio certo stare quassù per 30 anni – ha aggiunto  -, ma sono certo di aver operato al massimo delle mie capacità”.

Orlando Pocci

Pocci si è infine soffermato su una manovra finanziaria che ha definito “articolata e complessa. Abbiamo un saldo attivo di cassa di oltre 19 milioni, con oltre 3milioni e mezzo di avanzo di amministrazione, utilizzabile solo in maniera straordinaria, una tantum. Il tutto in un momento delicato dell’economia per l’intero territorio, tra pandemia, guerra e costi energetici alle stelle. In tutto questo l’ente ha mantenuto inalterata l’imposizione fiscale, anche se è indubbio che bisogna migliorare i livelli di riscossione. Un obiettivo importante – ha ribadito il Sindaco – è proprio quello della lotta all’evasione, migliorando i livelli di riscossione e liberando le risorse accantonate nel fondo di dubbia esigibilità”.

Non è mancata un’ammissione circa le difficoltà nell’amalgamare una maggioranza che negli anni ha perso alcuni pezzi e non sempre è parsa procedere in completa armonia: “L’affiatamento tra assessori non c’è stato, è vero, ma hanno anche pesato due anni di giunte on-line. Avremo fatto 5 riunioni di maggioranza in tutto il mandato e non è affatto vero che a me non piace il confronto, visto che lo avrei certamente voluto. Se poco confronto c’è stato la colpa non è di Salvatore Ladaga, ma me la prendo io…”, ha replicato, in risposta al Presidente del Consiglio comunale Sergio Andreozzi, che aveva lamentato una mancata concertazione ed un gioco di squadra limitato. “Stiamo cercando di andare avanti, umilmente”, ha replicato Pocci. 

Infine un passaggio sull’incremento delle spese del personale, visto che dal mese di giugno “è programmata l’assunzione di 10 impiegati amministrativi, 6 tecnici e 7 vigili urbani, mentre nel triennio saranno assunti 7 assistenti sociali in luogo dell’unica figura in servizio. Una mossa, questa, che consentirà di potenziare i servizi sociali”. Dopo tanti anni di pensionamenti e di carenza nell’organico il Comune di Velletri torna quindi ad assumere: in totale le assunzioni saranno 30.

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