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Genzano, la sfida del PNRR per la Sanità locale passa per la Casa della Comunità, l’Ospedale di Comunità e la Centrale operativa territoriale video

Nel corso del convegno tenutosi ieri nella sala conferenze della BCC Colli Albani di via Silvestri a Genzano è stato affrontato l’importante e sentito tema della sanità, alla presenza del presidente della VII Commissione regionale Sanità, Rodolfo Lena, del sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti e del consigliere Antonino Fabbri. A moderare l’incontro è stato il dottor Petros Yiannakou, mentre in sala vi erano molti professionisti del settore, medici e infermieri, che hanno potuto ascoltare le novità previste nella Regione Lazio e nello specifico per il quadrante di Genzano, in relazione soprattutto all’arrivo dei fondi del PNRR.

“La Asl ha abbandonato il nostro territorio – ha detto in apertura il consigliere Fabbri in riferimento alla chiusura dell’ospedale Ercole De Santis, durante la pandemia riformulato per tamponi e laboratorio long covid -. Gli unici presidi di sanità sul territorio sono i medici di base. E’ il momento di superare questo gap e questo convegno è stato voluto proprio per capire insieme come fare, perchè la salute è un argomento molto sentito e importantissimo per ognuno di noi, sul quale vogliamo aprire una riflessione e collaborazione continua”.

Il presidente della Banca di Credito dei Colli Albani, anche medico, Maurizio Capogrossi, ha portato i suoi saluti, sottolineando il fatto di essere una banca di territorio attenta alle tematiche sociali e di comunità. “Ci fa piacere che nella nostra sede si parli di come i fondi del Pnrr possano influenzare la politica sanitaria del nostro territorio. Aspettiamo con ansia che veda la luce la Casa della Comunità, ma anche la ristrutturazione dell’ospedale di Velletri, ma – ha aggiunto rivolgendosi all’onorevole Lena –  non lasciare cadere il grido d’allarme del presidente dell’ordine dell’Ordine dei Medici in merito alla grave carenza di organico, perchè la ristrutturazione delle strutture ospedaliere è certamente cosa positiva, ma la più grande risorsa è il personale sanitario, e noi nella situazione in cui siamo rischiamo di creare cattedrali nel deserto”.
Un tema quello dell’organico che è stato affrontando nel corso della sua relazione dal presidente della commissione regionale, annunciando le iniziative messe in campo, come la deroga per rimanere in servizio oltre i 70 anni, quella per arrivare ad avere fino a 1800 pazienti, e quella per assegnare un certo numero di pazienti anche ai medici che stanno facendo specializzazione.

L’onorevole è partito nel suo discorso una cronistoria sulla sanità della regione Lazio, a partire dal commissariamento, con il blocco del turn over. “Nel 2013 sono uscite 3200 persone e ne abbiamo assunte sole 320, perchè il blocco era al 10% – ha detto Lena -. Ma abbiamo iniziato a lavorare stressando, ne siamo consapevoli, i cittadini, perchè ci sono stati molti disagi, ed anche il personale sanitario in servizio. Ma da qui siamo ripartiti e negli anni abbiamo iniziato ad utilizzare meglio i fondi che ci venivano dati dal Governo e dall’Europa, ed abbiamo iniziato una riorganizzazione che ci ha permesso nel 2020 di uscire dal commissariamento, con l’assunzione di 7 mila persone, e nel 2021 di altre 7mila e 500. Abbiamo stabilizzato anche i famosi precari della sanità, e siamo stati i primi a firmare un protocollo di intesa con i sindacati per stabilizzare il personale assunto durante l’emergenza covid”.
“Noi dobbiamo cambiare il modo di pensare alla sanità – ha aggiunto Lena annunciando le novità per Genzano -. Un ospedale se non è funzionale al cento per cento non serve, perchè uccide le persone. C’è stato un lavoro ospedalocentrico da sempre, oggi dobbiamo avere la forza di un cambiamento culturale, questa è la sfida che ci impone il Pnrr”.

I primi 550milioni del Pnrr sono già arrivati, e serviranno a realizzare sul territorio le Case della Comunità, gli Ospedali di Comunità e le Centrali Operative territoriali. A Genzano tutte e 3 troveranno posto all’interno della struttura dell’ex ospedale. Per Casa della Comunità si intende il luogo dove il cittadino trova h24 gli specialisti, i medici ospedalieri della Asl, i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. E’ auspicata anche la collaborazione con i servizi sociali del Comune. Previsto anche il sevizio di telemedicina.
L’Ospedale di Comunità è a gestione prettamente infermieristica, in collaborazione con i medici di medicina generale, e prevede moduli di 20 posti letto, decisivi ad esempio per la presa in carico dei pazienti nelle fasi post ricovero ospedaliero o in tutti quei casi dove c’è bisogno di una particolare assistenza vicino al domicilio del paziente. La centrale operativa territoriale è il motore di tutto, quella cioè che prende in carico il paziente con esigenze di assistenza specifiche o quando esce dall’ospedale.

“La sfida del Pnrr è andare nelle case delle persone e non portarle in ospedale – ha aggiunto Lena -. la persona che esce dall’ospedale deve essere preso in carico dalla centrale operativa e da lì devono partire tuti i servizi di assistenza domiciliare”.

Il presidente Lena ha anche fatto accenno al progetto di abbattimento delle liste di attesa, che partirà dal 15 giugno e fino al 31 dicembre con un investimento di 40 milioni di euro, per i quali è previsto un aumento delle ore nelle strutture pubbliche e l’aumento del budget messo a disposizione delle strutture private accreditate.

Il Pnrr  permetterà inoltre l’adeguamento strutturale dei presidi e l’ammodernamento del parco tecnologico con sostituzione delle macchine con più di 5 anni (anche il privato verrà chiesto eguale sforzo se vuole essere accreditato).

Intervenuto al convegno, il consigliere della Lega di Genzano, Rosario Neglia, ha posto l’accento sulla mancata piena funzionalità dell’Ospedale dei Castelli, a fronte della chiusura degli altri presidi sul territorio. Argomento altrettanto sentito, quello dell’emodinamica, in merito al quale Lena ha dichiarato di stare lavorando per un potenziamento del servizio, oggi attivo solo due volte a settimana.

“La sanità è anche e sopratuttto territorio” è questo il cambio di paradigma che si vuole fare con i fondi in arrivo, che indebiteranno le future generazioni – ha sottolineato il Primo Cittadino Zoccolotti – per una buona causa ed una progettualità verso la quale dobbiamo remare tutti insieme.

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