Politica

Grottaferrata – La Comunità alla base e Libertas: “Perché votare sì ai 5 quesiti del referendum”

Generico giugno 2022

Il gruppo associativo La Comunità alla base, ed il Movimento politico Libertas di cui fanno parte l’ex sindaco Giampiero Fontana, Fabrizio Marconi, Paolo Oronzo Magli e Paolo Loria, hanno inviato la nota che pubblichiamo di seguito, invitando a votare sì ai 5 quesiti referendari di domenica 12 giugno:

“L’Italia ha bisogno di grandi riforme per restare competitiva in un sistema globale che corre sempre più veloce, è estremamente interconnesso e mette a nudo l’evidente arretratezza italica che costa denaro, credibilità ed il futuro dei nostri figli.

L’Italia deve ritrovare nel sistema della Giustizia, uno strumento moderno equo e capace di garantire chiarezza e certezza della legalità, in ogni ambito: civile, amministrativo e penale. Certezza della pena per chi la merita e tutela della possibile innocenza, fino al termine di un giusto processo. Gli scandali degli ultimi anni (il caso ultimo più noto riguarda l’ex magistrato Luca Palamara), hanno minato la fiducia nella magistratura e messo in risalto la necessità di riformare la Giustizia, anche l’ormai acclarata sostanziale impunità a tutti i livelli che permette agli avvoltoi di depredare il Paese. A chi sostiene l’inutilità dello strumento referendario e di questi 5 quesiti sulla Giustizia, rispondiamo che le leggi ordinarie non hanno sostanzialmente cambiato nulla. Da oltre trent’anni si parla, inutilmente, di riforme che non vedono mai la luce a causa di una classe politica totalmente sottomessa alla magistratura.

I due libri scritti da Luca Palamara e Alessandro Sallusti meritano di essere letti per comprendere quello che avviene quotidianamente nelle Procure, a danno di tutti. La politica continua a non essere in grado di riformare il sistema della Giustizia e, con esso, la magistratura. Questi referendum danno davvero la parola ai Cittadini che, finalmente, possono imporre al legislatore di procedere con una riforma seria e concreta: è un momento storico e chi ha a cuore il bene dell’Italia, e di sé stesso, ha il dovere di recarsi alle urne domenica prossima, 12 giugno, segnare con 5 X, 5 SÌ i quesiti referendari. Il cambiamento, quello vero, potrà esservi solo se il Popolo italiano riuscirà a comprendere la fondamentale importanza della democrazia: attraverso lo strumento referendario, tra l’altro, è stato riformato il potere di rappresentanza politica facendo diminuire drasticamente il numero dei parlamentari”.

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