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Lariano – Il Sindaco Maurizio Caliciotti si congeda dopo 10 anni: “Orgoglioso di quanto fatto per una Lariano migliore”

Orgoglio, passione, fierezza e la certezza di aver dato del proprio meglio, prima di apprestarsi a “lasciare – parole sue -una Lariano migliore di quella trovata”. E’ con queste sensazioni che il Sindaco di Lariano, Maurizio Caliciotti, ci ha accolti nel suo ufficio, per un bilancio finale della sua esperienza da Primo cittadino larianese, iniziata nel 2012, e giunta alla sua conclusione naturale per il limite dei due mandati.

L’obiettivo, tutt’altro che celato, è quello di continuare ad apportare la propria esperienza amministrativa, lasciando il testimone al candidato sindaco di Prima Lariano, quel Claudio Crocetta che è stato vicesindaco nella consiliatura che volge al termine. Non un caso che Caliciotti sia candidato proprio nella lista di Prima Lariano, con la ferma intenzione di dare un seguito alla propria azione e mettersi a disposizione dell’attività amministrativa di quello che si augura essere il suo successore.

Ma è soprattutto sul passato che ci si è soffermati al momento di fare un bilancio sui 10 anni da Sindaco, per lui che ha iniziato la sua esperienza politico-amministrativa nel Comune di Lariano nel novembre del 1976, “non appena riottenuta l’autonomia comunale”.

Caliciotti, glielo riconoscono un po’ tutti nella comunità, in questi anni si è rimboccato le maniche, lavorando con impegno e senza mai cercare clamore o squilli di fanfara a supporto delle sue azioni. Quasi un’esclusiva, quindi, che proprio nelle battute finali non si sia tirato indietro al momento di tracciare una linea e ripercorrere la lunga parentesi da Primo cittadino larianese.

Sindaco, che Lariano ha trovato e che Lariano lascia?

“Lascio una città che ancora ha bisogno di tanto, nell’assoluta certezza, però, che tantissimo è stato fatto e lo si può notare facilmente, girando nel paese, in lungo e in largo, non solo in centro. Solo così si potrebbero davvero toccare con mano le innumerevoli novità coincise coi 10 anni di amministrazione. Una certezza c’è: il mio impegno è stato continuo e costante e quella di oggi è una Lariano in cui si può lavorare in maniera più serena, con fondamenta diverse rispetto a quelle trovate”.

Che Lariano ha ereditato?

“Forse alcuni non lo ricordano, ma ho ricevuto le consegne dal Commissario prefettizio. All’epoca ho trovato tanti contenziosi, che ci sono costati diverse centinaia di migliaia di euro. Abbiamo dovuto trovare risorse per far fronte ai debiti pregressi, visto la difficile situazione dei conti, ma dopo 10 anni lasciamo un bilancio di gestione che non ha debiti, mentre per le forniture ci sono già adeguate coperture”.

Tutto questo la rende orgoglioso?

“Assolutamente si, ed è confermato anche dal dato che il Comune di Lariano paga i creditori con una media di circa 15 giorni prima della scadenza. D’altronde dal 2013 ad oggi non ho mai fatto ricorso all’anticipazione di cassa – segno di una gestione evidentemente virtuosa – e non abbiamo mai pagato un euro di interessi, con la sola accensione di due mutui: uno per ristrutturare le case di via Alessandro Manzoni e un altro, a interessi zeri, per il campo sportivo”.

Sente di aver vestito i panni del buon padre di famiglia?

“Questo lo lascio dire agli altri, ma è certo che ho dato tutto me stesso, anche grazie ad una squadra all’altezza della situazione. Noi abbiamo fatto economia su tutto, senza fare mai il passo più lungo della gamba. D’altronde il bilancio del Comune di Lariano non è un bilancio ricco, essendo di “appena” 7 milioni, per una città di 14mila abitanti, con appena 523 euro procapite di spesa”.

Un rammarico ce l’ha?

“La Spada di Damocle che pende sulla nostra testa è sempre quella del contenzioso per le case di via Tevere, per le quali è stato chiesto un indennizzo milionario. Ci tengo comunque a ribadire che quella vicenda riguarda un fatto non attinente alla mia gestione, anche se la cosa non mitiga l’amarezza per la piega presa dalla vicenda”.

In definitiva, i conti sono a posto?

“Lascio un Bilancio sanissimo, che va tuttavia gestito con oculatezza e che non consente distrazioni. Gran parte delle opere sono state fatte con fondi sovracomunali, a dimostrazione dell’ottima capacità di interlocuzione con gli altri enti. Comunque, vantiamo un avanzo di amministrazione di cassa di 5 milioni 571 mila euro e un risultato di amministrazione di oltre 15 milioni, notevolmente migliorato. Il Bilancio, in sostanza è un bilancio solido, in equilibrio, assolutamente sostenibile per le risorse che abbiamo”.

Si sente di ringraziare qualcuno?

“In primis i cittadini tutti, per la fiducia accordata, e poi l’intera squadra, cui vanno i complimenti per l’abnegazione e la qualità nell’impegno messo in questi anni. Insieme abbiamo migliorato la viabilità, ora senza dubbio più adeguata, dalla rotatoria di via Napoli a piazzale Brass. Insieme abbiamo inciso nel versante dell’edilizia scolastica. Ricordo bene quando voi giornalisti scrivevate delle proteste nelle mense. E’ ancora così? Non credo proprio…ed è senza dubbio una grande soddisfazione”.

Al suo successore che Lariano lascia?

“Un paese in cui ci sono le condizioni per lavorare bene perché gli uffici sono cresciuti notevolmente e la qualità dei servizi resi è pienamente soddisfacente, con persone che sanno dare grandi risultati. Un paese diverso in cui chi verrà troverà le giuste potenzialità per far crescere ulteriormente Lariano, senza bisogno di dovere mettere le pezze e potendo guardare solo avanti”.

“Mi consenta di aggiungere altro…”.

Prego.

“Lascio, per dirne una, oltre 20 km di rete fognaria inserita nel piano di investimento di Ato2. Lascio, nella gara che verrà fatta per il gas, tanti altri km di rete gas da realizzarsi dove il gas non arrivava, che interesseranno circa 1245 nuclei familiari”.

Sul versante sanitario, culturale e sociale?

“La Casa di Comunità, la Centrale Operativa Territoriale e la postazione 118 su via Tevere sono un motivo di vanto ed orgoglio, che ci consentiranno di garantire adeguati servizi ai cittadini. I risultati che si sono raggiunti nel settore della cultura e del sociale sono altrettanto evidenti e noti. Quella del sociale è la voce di bilancio più significativa tra le spese correnti e non è un caso che abbiamo persino rinforzato l’organico con l’assunzione di un’altra assistente sociale, oltre al personale di ufficio di piano che collabora. Sul fronte della cultura abbiamo preso un Polifunzionale inagibile e lo abbiamo recuperato, messo a norma e destinato a museo civico, facendolo vivere anche con iniziative culturali. Per il Palazzo comunale, invece, è ormai ufficiale: sono in arrivo 2 milioni 150mila euro coi fondi del PNRR per i Piani Urbani integrati, che comporterà la riqualificazione della biblioteca comunale. Sarà rifatto il cappotto termico, tutto ecosostenibile, con infissi, fotovoltaico, adeguamento sismico ed efficentamento energetico”.

Tornando alla viabilità, cosa si sente di dire sul traffico pesante?

“Quel che abbiamo potuto fare lo abbiamo fatto. Abbiamo senza dubbio migliorato la vivibilità, facendo interventi straordinari anche in Via Roma, via Napoli e via Garibaldi, con strade consolidate da interventi radicali, andando al di sotto dei tubi del gas”.

I lavori di Colle Fiorentino rappresentano una nota dolente?

“Affatto, l’area è pronta per essere consegnata alla città e sarà assolutamente funzionale all’aggregazione, almeno quanto lo è stata nell’ottica del recupero socio-culturale della contrada. Siamo solo in attesa del collaudo…”.

Un’altra vicenda che ha rappresentato un grattacapo, ma si è risolta positivamente, è stata quella del Depuratore, conferma?

“Tutti e due i depuratori sono in funzione, sia l’intercomunale Lariano – Artena, che si è sbloccato da circa 2 anni, che il depuratore di valle Mazzone, per il quale si stanno completando le opere di impermeabilizzazione del fosso di scolo che porta al fosso ricevente, che sta sotto il ponte della provinciale Cori – Velletri. Quel che è certo è che si possono rilasciare già da maggio 2021 le autorizzazioni allo scarico per le utenze domestiche”.

Ci dica la verità: ha qualche rimpianto sul fatto che, nonostante i risultati che ha elencato, alcuni amministratori delle sue Giunte si presenteranno alle elezioni Comunali nella lista avversaria?

“Accetto le scelte che gli altri hanno ritenuto opportuno fare, facendo le proprie valutazioni. Per me resteranno sempre i collaboratori che ho avuto durante le mie due amministrazioni e li ringrazio, con sentimento di stima, per il lavoro fatto, del quale tutti possiamo e dovremmo compiacerci. E’ certo che l’Amministrazione di Prima Lariano rivendica i risultati che ci onoriamo di aver conseguito ed è pronta a lasciare il testimone a chi intende proseguire sulla strada della continuità”.

Chi sarà il suo successore?

“Amministrare significa essere in grado di capire i processi in atto e le evoluzioni della società, saper interpretare tutti gli atti normativi che regolano l’Ente per sapersi, poi, relazionare al meglio con una macchina amministrativa fatta di professionalità, competenze, persone. Ci vogliono mesi, anni. E sono certo che Claudio Crocetta abbia la giusta esperienza e competenza per amministrare al meglio il nostro paese. Non possiamo permetterci di perdere l’occasione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ci consentirà di lavorare su progetti per Lariano che mai avremmo potuto realizzare. Non possiamo permetterci di perdere tutti i progetti già finanziati. Non possiamo perdere il treno. Per questo ho accettato la mia candidatura a sostegno di Claudio Crocetta, per mettere a disposizione di questi giovani e competenti amministratori, la mia esperienza e la mia professionalità. Claudio è una persona umile, seria e capace e di lui ho avuto modo di vedere e apprezzare negli anni impegno e dedizione al lavoro, voglia di crescere e di migliorarsi nelle sue competenze, oltre ad una sensibilità politica che non tutti riescono a sviluppare. Tutto questo, a mio avviso, fa di lui il candidato pronto per guidare Lariano negli anni a venire”.

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