Ambiente

Salvare i laghi dei Castelli Romani con l’Ingegneria naturalistica si può – Domenica 12 escursione dal Lago Albano con RESEDA

Il webinar sull’ingegneria naturalistica conclude il ciclo formativo “SOS Laghi dei Castelli Romani“, cui seguono due escursioni, il 12 e il 18 giugno 2022. Il percorso formativo è stato elaborato dall’EcoIstituto RESEDA onlus, dall’AIPIN (Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica) in collaborazione con il Sistema Castelli Romani. Alla campagna informativa ha contribuito l’Ufficio di scopo “PICCOLI COMUNI E CONTRATTI DI FIUME” della Regione Lazio che, con il suo sostegno alle iniziative per i CONTRATTI DI FIUME DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI, DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI (D.G.R. 851/2020), ha finanziato l’inizio della campagna educativa. Cristiana Avenali, la responsabile di questo ufficio e promotrice di questa iniziativa, ha inaugurato la campagna per la salvaguardia dei laghi e dei fiumi dei Castelli Romani.

I 5 webinar hanno trattato i seguenti argomenti: la situazione dei laghi dei Castelli Romani, le foreste e la biodiversità, la riforestazione, l’educazione ambientale e il coinvolgimento della popolazione scolastica, le opere vive dell’ingegneria naturalistica. Il corso finirà con le due escursioni in programma. L’ultimo incontro è consistito in una lezione a cura di AIPIN Associazione Ingegneria Naturalistica su come salvare i laghi e i fiumi con l’ingegneria naturalistica.

E’ infatti importante ricostituire il più possibile la vegetazione e l’idrologia dei Castelli Romani con opere vive che utilizzino solo alberi e arbusti autoctoni per riportare l’acqua nelle falde sotterranee. “Per realizzare questo obiettivo sono importanti progetti come quello dell’EcoIstituto RESEDA che ha realizzato un vivaio forestale di piante autoctone dei Castelli Romani” afferma Federico Boccalaro ingegnere dell’AIPIN. Con l’ingegneria naturalistica sarà possibile recuperare i fossi, i torrenti, permettere alle piogge di ricaricare le falde, ridurre i danni che sempre più in futuro avremo a causa dei cambiamenti climatici. Inoltre le opere vive potranno dare lavoro costante sia ad aziende specializzate sia alle aziende forestali del castagno esistenti che si convertiranno alla silvicoltura sostenibile con prodotti di qualità.

Tra gli obiettivi del progetto una campagna di sensibilizzazione per ridurre del 30% i consumi domestici. Durante il corso si è visto come lanciare e mettere in atto la proposta di riduzione, come diminuire l’impronta idrica familiare e la collaborazione con le scuole. Si tratta di un ciclo formativo/informativo dedicato ai docenti, ai volontari delle associazioni, ai cittadini, nell’ambito di SalviAmo i Laghi – Azione collettiva per riequilibrare le risorse idriche.

Domenica 12 giugno l’appuntamento è alle 10 al porticciolo del Lago Albano, un’escursione facile guidata da esperti ecologi che illustreranno le emergenze ambientali del lago, la biodiversità presente e la sua storia geologica. Si concluderà alle 13. Sabato 18 giugno invece l’appuntamento è alle 17.00 al parcheggio dell’Antica Baita sulla Tuscolana per visitare il sito di importanza comunitaria del Pantano della Doganella, uno dei siti più importanti per la riproduzione degli anfibi. La partecipazione alle escursioni è gratuita.

È dagli anni ’80 che conosciamo la situazione di emergenza ambientale dei nostri laghi, sia per l’inquinamento prodotto dalle attività umane, agricoltura, turismo e residenziale, sia per il consumo delle risorse idriche che ha indotto l’abbassamento del livello dei due laghi e di molte altre zone umide. Durante il 2020 si è costituito un Comitato Promotore per un Contratto di Falda Lago Albano e Nemi con l’intento di mettere in campo azioni concrete ed efficaci per contrastare la situazione e salvaguardare le nostre aree umide.

Decine sono stati gli esperti che hanno contribuito a fare chiarezza sul perché i laghi dei Castelli Romani si sono abbassati di livello negli ultimi 30 anni. L’acqua che manca nei due bacini lacustri ha ormai superato i 45 milioni di mc, con un abbassamento di circa 20/30 cm l’anno. Tra le azioni messe in campo dal Comitato è stata organizzata una campagna educativa e informativa sull’emergenza ambientale e sulle soluzioni che si possono mettere in campo”.

Roberto Salustri – direttore Ecoistituto RESEDA onlus

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