Un centrodestra “unito”, tre simboli di partito, tanta voglia di rinnovamento e un giovane candidato sceso in campo con l’obiettivo di riportare in alto la sua città. Una Grottaferrata che però forse conosce fin troppo bene dinamiche e retroscena che ormai da tanto tempo hanno fiaccato un centrodestra ancora incapace di affrancarsi da dinamiche e interferenze sovra comunali, che sempre meno hanno a che fare con il bene di una comunità che vuole ripartire per ricostruire.
Una città che ha risposto in modo impietoso – meno di 800 voti – ad un progetto che forse, affrancato da dinamiche sterili e utili solo a chi le governa, potrebbe rigenerarsi e ripartire proprio da quell’entusiasmo sincero che attorno al giovane Lorenzo Letta si è percepito nel corso di questa campagna elettorale. Lorenzo, che la faccia e l’impegno ce li ha messi eccome, e che magari, ripartendo proprio dai banchi dell’opposizione, punto su punto, saprà porre nuovi basi per un rinnovamento con radici più profonde.
“Sin dal primo giorno – ha scritto Letta – sapevamo che il mostro che avevamo deciso di combattere era fortissimo, e non mi riferisco alla sola coalizione che è poi risultata vincente, ma la voglia di ripartire, la voglia di lasciare qualcosa di concreto a chi verrà dopo di noi, così come ci è stato lasciato (in tutti i sensi) da chi è venuto prima di noi è stata più forte di qualsiasi cosa, come è stato più forte di qualsiasi cosa l’amore per la nostra Grottaferrata, e la voglia di dare una forte scossa a dei sistemi, e ad una mentalità che non fatico a definire cristallizzata fatta di personalismi e piccoli orticelli da tutelare.
Abbiamo perso, e male, inutile nasconderci dietro un dito, ma in queste ore una persona, che di politica ne mastica, mi ha detto “prometti a te stesso di non sentirti più così, e soprattutto lavora in questi anni per non sentirti mai più così”, ed è quello che farò e faremo, insieme alla coalizione che abbiamo con tanto lavoro messo su e tenuto insieme in mezzo a tutte le difficoltà che abbiamo superato. Quindi grazie agli 800 cittadini che ci hanno dato la loro fiducia, non vi deluderemo ne oggi ne mai e saremo a disposizione di tutta la cittadinanza per tutte le battaglie giuste che si vorranno condurre, in consiglio e fuori.
In bocca al lupo al nuovo sindaco, visti i molti risvolti ne ha sicuramente bisogno. Forza Grottaferrata, ripartiamo insieme!”
Un vigore che a Letta sarà di certo utile in consiglio comunale, ma nel frattempo sarebbe interessante sapere se chi fino ad oggi ha dato indicazioni dall’alto sarà in grado di fare mea culpa, perché altrimenti, parafrasando lo stesso Letta, verrebbe proprio da dire “Avoglia a mangià minestre e patatine prima di riformare un vero centrodestra unito”.
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