Dopo quasi due anni di pandemia, riprende sotto i migliori auspici, pur fra non poche difficoltà, la tradizione dell‘Infiorata genzanese.
Con una guerra in corso non poi così lontana dai nostri confini, nonché le relative ricadute negative sulla nostra economia, riprendere la tradizione ormai plurisecolare dell‘Infiorata a Genzano assume il valore di un messaggio di speranza in una ripresa non solo economica, ma anche morale: ricucire un tessuto sociale fatto di rapporti umani, ricostruire una dimensione di accoglienza ed ospitalità nei confronti di tutti i visitatori che la nostra cittadina può richiamare, diviene quasi un imperativo.
In questo impegno di ricostruzione di un’immagine, che immancabilmente ha le sue ricadute sullo stesso tessuto economico del territorio, vi è la collaborazione di tutti gli artisti, di coloro che prestano la loro opera sia manuale che di realizzazione di nuove idee. Quando si vede un film, ciò che ci colpisce sono gli attori protagonisti, la trama, gli allestimenti e tutto ciò che nella visione possiamo percepire come un prodotto finito. Generalmente quasi nessuno, nel vedere un‘opera cinematografica, pensa a tutto il lavoro portato avanti dalle maestranze ed i tecnici che operano dietro le quinte: eppure senza di loro una pellicola mai vedrebbe la luce.
Qualcosa del genere accade anche per la nostra Infiorata: dietro le quinte lavorano progettisti, preparatori dei materiali ed altri lavoratori che prestano la propria manodopera con tanta volontà, intelligenza, entusiasmo e, non in ultimo, spirito di sacrificio.
Vogliamo quindi qui ricordare il preziosissimo lavoro offerto dalle cosiddette “spilluccatrici”: si tratta di tutte quelle donne, giovani e meno giovani (ma anche uomini) che svolgono un lavoro manuale duro da spellare le mani, sempre chine su un cesto di petali ricavati dalla lavorazione di decine di migliaia di fiori dai più svariati colori. Il cosiddetto rito dello spelluccamento, che si svolge nelle grotte sotto al municipio genzanese.
È un lavoro che spesso, proprio perché condotto in silenzio e dietro le quinte, non si rende visibile e non di rado non viene riconosciuto per quello che veramente meriterebbe. Quando gettiamo uno sguardo sul capolavoro finito di una Infiorata, pensiamo quindi anche a questo lavoro veramente faticoso delle nostre belle e gentili spilluccatrici: senza di loro la stessa Infiorata non potrebbe realizzarsi.
Grazie a tutte voi belle e brave spilluccatrici, angeli custodi della nostra Infiorata!
Il rito dello spelluccamento dei fiori per l’Infiorata di Genzano
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