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Elezioni Ciampino, Ballico e Colella scrivono a Porchetta. Sarà lui l’ago della bilancia?

Ballico Porchetta Colella

In vista del ballottaggio del 26 giugno, che porterà una tra Daniela Ballico ed Emanuela Colella a diventare il nuovo sindaco di Ciampino, l’elettorato di Alessandro Porchetta, rimasto fuori dai giochi ma che ha ottenuto oltre 3mila voti al primo turno, potrà fare da “ago della bilancia”.

Questa, almeno, è la speranza di Emanuela Colella, che nei giorni scorsi ha scritto una lettera aperta agli elettori dello stesso Porchetta (oltre che di Massimo Grasso, anche lui non arrivato al ballottaggio) per cercare di avere, tra 8 giorni, una buona base ulteriore di voti su cui contare per portare a casa la vittoria.

Il leader della coalizione composta dalle liste civiche Diritti in Comune, Partecipazione Attiva e Insieme per Ciampino è stato chiaro: “Per noi restano fondamentali idee e programmi ed è prioritario cambiare radicalmente questa città e il modo in cui si fa politica. Chiediamo un impegno serio, e con tempistiche definite, su specifici temi per noi non più rinviabili” ha detto Porchetta, che ha fatto riferimento a: la conclusione dei lavori per la biblioteca; la difesa della Cantina Sociale da qualunque idea di privatizzazione; la riqualificazione degli spazi pubblici e sportivi; la chiusura della stagione delle aziende municipalizzate “usate come aziende private con cui fare business”; la verifica della legittimità dell’appalto AET Anzio; l’impegno concreto alla realizzazione del Parco Pubblico del Muro dei Francesi; l’istituzione dell’Osservatorio Ambientale.

Altri temi centrali citati da Porchetta sono: il regolamento dei Beni Comuni; la conversione dei centri anziani in case di quartiere; investimenti massicci nelle aree periferiche come Folgarella, Acqua Acetosa e Acqua Sotterra.

In conclusione, “auspichiamo – ha detto – che ci sia l’impegno a far sviluppare sempre un dibattito sano, anche duro, tra le forze politiche nel Consiglio comunale, organo sovrano troppo spesso ridotto a strumento di ratifica di atti di Giunta. Rispetto a questo chiediamo delle garanzie misurabili e un impegno a tutela di tutte le minoranze, considerata anche la recente modifica statutaria approvata dall’ex amministrazione comunale”.

“La città di Ciampino e i suoi cittadini meritano un governo progressista per i prossimi 5 anni, perché questo è il risultato chiaro e netto che è uscito dalle urne – ha replicato Emanuela Colella -. Le proposte su una Ciampino sostenibile, compiuta, inclusiva e partecipata sono state accolte con favore dalla Città, sia che provenissero dalla coalizione Ciampino tra Voi sia che provenissero dalla coalizione Diritti in Comune-Insieme per Ciampino-Partecipazione Attiva. Incontriamoci, confrontiamoci e troviamo una sintesi”.

In città qualcuno ha persino vociferato (ma al momento è una voce non confermata) che a Porchetta possa arrivare, dalla coalizione a sostegno della Colella, un’offerta che sarebbe certamente allettante: l’ipotesi del ruolo di vicesindaco.

Dal numero 1 della coalizione guidata da Diritti in Comune, al momento, non sono arrivate dichiarazioni in risposta a quanto dichiarato dalla candidata di centrosinistra. Si è ancora fermi a quel famoso “Non un voto alla Ballico” di alcuni giorni fa.

Proprio l’ex sindaca, al momento in vantaggio dopo il primo turno nei confronti della sfidante (6.406 voti a 6.238), ha scritto un lungo messaggio rivolto proprio al “terzo incomodo”. Che potrebbe risultare incomodo soprattutto per lei, anche se nei giorni scorsi la stessa Daniela Ballico ha ricordato, in una delle sue tante dirette Facebook, che “il ballottaggio è tutta un’altra partita, si parte da 0-0 e nulla è scontato. Guai a pensare che automaticamente i 3mila che hanno votato Porchetta il 26 diano il voto al PD”.

“Mi permetto innanzitutto di ricordare ad Alessandro Porchetta che il PD, in questi anni, ha dimostrato di essere l’opposto di ciò che lui auspica – ha detto Daniela Ballico -. Quale confronto pensa di avere con chi ha svenduto l’IGDO ai privati? E come mai l’IGDO pubblico è assente dalle sue richieste di confronto” ? Non è più il suo cavallo di battaglia? O non ne vuole più parlare perché noi ne abbiamo fatto uno dei punti centrali del nostro programma di rinascita di Ciampino? Che confronto vuole avere con chi, in questi 20 anni, ha privatizzato, al servizio di interessi personali, tutte le attività pubbliche ? Come pensa di ‘redimere’ chi ha sperperato il danaro pubblico, favorendo gli inciuci e l’edilizia sfrenata che ha imprigionato Ciampino?”.

“Alessandro Porchetta, però – aggiunge -, non chiede conto al PD delle sue ‘distrazioni’ dall’interesse pubblico, mentre in questa campagna elettorale ha attaccato solo me, con questioni come la vicenda giudiziaria di Anzio che non ha nulla a che vedere con me e con il mio lavoro, onesto e cristallino, di risanamento e rilancio di un’importante azienda pubblica comunale, nella quale il comune di Anzio ha chiesto una partecipazione azionaria (come tutti gli altri 14 Comuni) e la cui raccolta dei rifiuti è partita dal 1° di ottobre 2021, quando c’era già il Commissario”.

“La città pubblica, della quale parla Porchetta, noi la stavamo realizzando, rimettendo ordine nei disastri che ci hanno lasciato decenni di governo PD della città. Chiaramente abbiamo visioni diverse sul ‘come’ realizzare la città pubblica, ma noi siamo gli unici che la vogliono realizzare veramente, con fatti e progetti concreti che sono sotto gli occhi di tutti”.

“Se Alessandro Porchetta vuole allearsi, più o meno apertamente, col PD, che porterà in Consiglio comunale i soliti Colella, Perandini, Verini, Capanna, Giglio, Mastroianni, Di Matteo, Tomaino, Muzi, ecc., tutta gente che c’è da sempre, lo faccia, spiegando ai suoi elettori le ragioni di questo abbraccio mortale – conclude Daniela Ballico -. Ma se vuole dimostrare di essere la persona per bene e coerente che dice di essere, e che noi crediamo che sia, deve avere il coraggio anche di criticare i danni e i disastri che il PD ha fatto in questa città, che noi, invece, avevamo iniziato a risanare, partendo dal buon governo del territorio, dalla difesa dell’ambiente e dai programmi di rilancio della vita civile, economica e culturale della nostra Ciampino. Inoltre, da sindaco non ho speso 1 euro di rimborsi, ho lasciato in cassa 10 milioni di euro e risparmiato in 2 anni più di 4 milioni di euro, lasciando i conti del bilancio in ordine”.

Ancora pochi giorni e scopriremo se Alessandro Porchetta avrà trovato più convincenti gli argomenti di una o dell’altra candidata o se, invece, il 26 giugno preferirà andare al mare, lasciando che siano gli elettori, compresi i suoi, a scegliere liberamente da chi vorranno essere rappresentati da qui al 2027.

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