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Siccità, Europa Verde: “Danni per 3 miliardi di euro, Governo sapeva ma non ha agito”

Siccità

“È inaccettabile che di fronte ad una catastrofe idrica che stiamo subendo il ministro della Transizione Ecologica Cingolani non si sia attivato nei mesi scorsi per affrontare la crisi idrica che era ben nota a lui e ai suoi uffici. Non solo l’Europa aveva segnalato la siccità che di sarà determinata in queste settimane ma anche la diminuzione drastica delle precipitazioni di pioggia e neve rispettivamente -60% e -80% erano chiari segnali che avremmo subito nei mesi successivi una drammatica crisi idrica legata alla siccità.

L’inazione di Cingolani è inaccettabile, è incapace di fare il ministro troppo impegnato a difendere le lobby delle fonti fossili”.

Così in una nota i co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli ed Eleonora Evi.

“Mentre in Parlamento si fa la conta di nuovi e vecchi gruppi parlamentari e Cingolani continua a dichiararsi preoccupato e indeciso sul da farsi, Coldiretti ci fa sapere che i danni causati dalla siccità sono saliti a 3 miliardi di euro. Questo è il conto che il Paese deve pagare a causa dell’inazione del governo, che da mesi era informato della crisi idrica a cui si andava incontro, e non è stato fatto nulla per impedirla” continuano.

Nel PNRR “Cingolani ha stanziato solo 900 mln per sostituire le nostre condutture idriche fatiscenti, che causano la perdita del 40% dell’acqua. Potremmo dare da bere a 50 mln di persone e invece da Nord al Sud del Paese aumentano ogni giorno i comuni in cui è già partito il razionamento. Il Parlamento dovrebbe essere convocato in seduta perenne sulla crisi climatica con Draghi a illustrare le azioni del Governo, ma nonostante i fiumi in secca e il nostro Paese che si sta desertificando, Cingolani continua a fare la guerra alla transizione ecologica”, concludono i due esponenti di Europa Verde.

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