Giovedì 30 giugno prenderà ufficialmente avvio il primo quinquennio amministrativo del Sindaco Francesco Montecuollo, vittorioso alle consultazioni elettorali dello scorso 12 giugno con una percentuale di voti del 55,45% sullo sfidante Claudio Crocetta (fermo al 45,55%). Alle ore 17,30 è stato convocato il primo Consiglio comunale dell’era Montecuollo figlio (il padre Raffaele fu Sindaco dal 2002 al 2012), che vedrà il neo Sindaco sedere sullo scranno più importante dell’aula consiliare. Intorno a lui i consiglieri di maggioranza e di minoranza eletti grazie alle preferenze espresse dai larianesi.
A far parte dell’assise cittadina, lo ricordiamo, sono 11 consiglieri di maggioranza:
Enrico Romaggioli, che ha messo in fila tutti, con ben 697 voti, seguito da
Francesca Proietti, Sabrina Verri, Roberta Bartoli, Fabrizio Ferrante Carrante, Tiziana Cafarotti, Natalino Ascenzi, Fausto Pietroni, Simona Raponi, Luca Bartoli e Sergio Bartoli. A questi si aggiungono i 5 consiglieri di opposizione: oltre a Claudio Crocetta ci saranno l’ex sindaco
Maurizio Caliciotti (in assoluto il più votato con 802 preferenze),
Ilaria Neri, Maria Grazia Gabrielli, e Leonardo Caliciotti.
E’ in fase di definizione in questi giorni la composizione della Giunta, con il neo Sindaco impegnato a scegliere a quali dei consiglieri assegnare le deleghe assessorili. “Seguiremo certo il criterio delle preferenze ottenute – ha riferito in merito Montecuollo – ma anche quello della completa rappresentatività di tutte le forze che formano la lista Insieme per Lariano“.
Montecuollo, dopo la proclamazione, ha subito iniziato a lavorare insieme alla sua squadra. “Ho trovato sin da subito tante cose da fare e scadenze cui render conto – ha aggiunto il Primo cittadino -. Il nostro è un impegno già avviato e che prenderà concretamente slancio con la nuova Giunta”. Nell’immediato, dopo la nomina degli assessori, il Sindaco metterà mano alla struttura comunale, e soprattutto al personale dirigente, andando a potenziare nel contempo il corpo di Polizia Locale, oggi ancor più in sofferenza dopo i nuovi pensionamenti.
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